Svezia, in una scuola 60 bambine sottoposte a mutilazione genitale femminile

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 23 Giugno 2014 - 18:31 OLTRE 6 MESI FA
Svezia, in una scuola 60 bambine sottoposte a mutilazione genitale femminile

Svezia, in una scuola 60 bambine sottoposte a mutilazione genitale femminile

ROMA – C’è una scuola, nella civilissima Svezia che ha appena eletto la prima eurodeputata femminista e rom, in cui tutte le bambine di una classe sono state sottoposte alla mutilazione genitale. Per 28 di queste piccole la mutilazione è avvenuta nella sua forma peggiore: l’infibulazione, con asportazione della clitoride e delle grandi labbra e la cucitura quasi totale della vulva, in modo da rendere molto dolorosi i rapporti sessuali.

A scoprirlo sono stati i servizi sanitari di Norrköping, città di 80 mila abitanti della Svezia orientale: durante i colloqui periodici con le studentesse è venuto fuori che 60 bambine tra i 4 e i 14 anni hanno subito queste mutilazioni, e la metà di loro frequenta la stessa classe.

Nella Svezia meta di migranti da tutto il mondo, la pratica è vietata dal 1982: chi trasgredisce rischia dai quattro e i dieci anni di carcere. E dal 1999 è reato anche quando viene praticata quando i cittadini svedesi sono in altri Paesi. E’ frequente che gli immigrati africani sottopongano le proprie figlie a questa menomazione quando tornano nei propri Paesi d’origine, magari durante le vacanze. Le conseguenze sono pesanti: gravi infezioni, disturbi psichici, sterilità, crampi e il piacere sessuale annientato.

Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono 125 milioni le bambine e le donne che sono state sottoposte a mutilazioni genitali femminili nei 29 Paesi di Africa e Medio Oriente, dove questa pratica è più frequente. L’età più frequente in cui avvengono le mutilazioni è sotto i 15 anni.