Terrorismo, 3 mesi di processo, 250.000 € a avvocati inglesi

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2016 - 07:14 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Anche i terroristi hanno diritto alla difesa e per dare assistenza legale a sospetti terroristi, tra cui quattro uomini legati al famigerato Jihadi John, negli ultimi cinque anni il Governo inglese ha speso la bellezza di 20 milioni di euro. Nessuno ha ancora reso pubblici i costi in Italia e forse non siamo a quei livelli, ma per i pensionati cui Tito Boeri vorrebbe taglieggiare la pensione col contributo di solidarietà sarebbe davvero una bella burla.

Vediamo intanto cosa succede in Gran Bretagna. Scrive il Sun che l’assistenza legale pagata dai contribuenti è stata concessa ad alcuni personaggi controversi, inclusi predicatori d’odio e presunti responsabili di bombe. Due dei beneficiari erano Michael Adebolajo, 29, e Michael Adebowale, 23 anni, che nel 2013 scannarono il soldato Lee Rigby.

Attraverso l’aiuto pubblico, gli avvocati di Abdebolajo e Adebowale hanno ricevuto oltre 250 mila euro per 3 mesi di processo.

Michael Adebowale, 24 anni, che è attualmente in carcere a Wakefield, West Yorkshire, è condannato a 45 anni. A Michael Adebolajo è stato dato l’ergastolo e spostato da HMP Belmarsh a Thamesmead, nel sud-est di Londra, a Frankland nella contea di Durham, nel timore che stesse cercando di indottrinare altri detenuti.

Aveva scritto a supporto di un gruppo di prigionieri musulmani: “Le guardie Frankland sono peggiori di Belmarsh per il trattamento dei musulmani. Lo spostamento va preso in considerazione”. E ora sta cercando di chiedere un risarcimento ai contribuenti dopo essere stato colpito ai denti in prigione.

Nel 2013 si è scagliato contro le guardie che lo scortavano in cella e, durante la colluttazione, la sua testa ha colpito una finestra. Ha rifiutato cure mediche, ma ora sta cercando di citare in giudizio il Prison Service. Solo lo scorso anno, la sconcertante cifra di 5 milioni di euro è stata versata in assistenza legale a persone accusate di pianificare attentati o che svolgono attività connesse al terrorismo.

“Dobbiamo essere lo zimbello di queste persone” ha detto un deputato: “E’ già abbastanza grave che non possiamo buttare fuori tanti che per noi rappresentano una minaccia terroristica. Ma scoprire che stiamo pagando milioni per le loro spese legali per impedirci di mandarli indietro è un ulteriore calcio nei denti”.