Terrorismo. Uccidete la Regina: 4 fermati in 3 mesi a Buckingham Palace, armati di coltelli, pazzi, ubriachi ma…

Pubblicato il 16 Agosto 2016 - 13:36 OLTRE 6 MESI FA
Uccidete la Regina: 4 fermati in 3 mesi a Buckingham Palace, armati di coltelli, pazzi, ubriachi ma...

Terrorismo. Uccidete la Regina: 4 fermati in 3 mesi a Buckingham Palace, armati di coltelli, pazzi, ubriachi ma…la Regina se ne sta al fresco della Scozia. Qui sta passando in rassegna la guardia d’onore fuori del castello di Balmoral

Terrorismo. Uccidete la Regina. Con un coltello nascosto in una scarpa, uno studente cinese ha cercato di entrare dentro Buckingham Palace a Londra con l’obiettivo di ammazzare la regina, Elisabetta II. Lo hanno fermato in tempo, arrestato e ora lo deve visitare uno psichiatra: non hanno preso sul serio i suoi propositi omicidi, ma che è matto più di un dubbio è giustificato.

Alle guardie e al giudice che lo ha interrogato, il mancato attentatore, Hang Zhang, di 25 anni, ha detto che era seguito da agenti segreti cinesi e per uccidere la regina era partito in treno fin da Sheffield, nel nord industriale dell’Inghilterra, città nota per l’acciaio e l’argento, alla cui università era iscritto. Arrivato ai cancelli del palazzo reale venerdì 12 agosto, gli è andata male e lo hanno beccato.

In ogni caso gli sarebbe andata male. Per sfuggire al caldo estivo la regina preferisce i più miti climi della Scozia, dove possiede terre e castelli e dove la temperatura raramente va sopra i 23 gradi. Ora è nel castello di Balmoral, dove si rifugiava la bisnonna, la regina Vittoria, che stava bene quando fuori faceva 18 gradi.

Elisabetta II, regina d’Inghilterra, rappresenta una ossessione per pazzi e terroristi. Solo negli ultimi 3 mesi la polizia e i servizi di sicurezza hanno sventato ben 4 tentativi di penetrazione dentro le secolari mura di Buckingham Palace, dove la Regina Elisabetta II, il marito Filippo e una schiera di valletti e segretari vivono quando in residenza a Londra.

Nella prima settimana di Agosto, un ubriaco è riuscito a scalare il muro di cinta, piuttosto alto e sormontato da sensori e fili elettrici, che circonda i giardini del palazzo dove non c’è l’alta cancellata guardata dalle guardie in colbacco e da meno folcloristiche ma più efficaci pattuglie di polizia. C’è voluto però un quarto d’ora prima che le guardie, grazie al sistema di video sorveglianza, scoprissero l’intruso che vagava del viali del parco interno alla reggia.

 

Terzo recente caso quello del fanatico che se ne stava nella sua auto con 3 coltelli a serramanico, parcheggiato a poche centinaia di metri da Buckingham Palace, dalla parte di Trafalgar square. Era il 9 giugno. L’arrestato ai chiama John Bolton, ha 47 anni, è alto 1 metro e 90 ed è un ex militare. In testa aveva un berretto militare con lo stemma delle Sas, le teste di cuoio inglesi. La Regina è la sua ossessione. Alla polizia ha spiegato che era lì da 5 giorni in servizio per conto di Elisabetta e Filippo ma il fervore monarchico non gli ha risparmiato il rinvio a giudizio per detenzione abusiva di armi da taglio.

Più allarmante il caso di Denis Hennessy, 41 anni, irlandese, disoccupato, omicida quando era minorenne (uccise a randellate un barbone davanti a un bar a Londra), disoccupato e in stato di alterazione alcolica. Anche lui è stato sorpreso che si aggirava nel giardino, Dopo una decina di minuti era arrivato a 50 metri da una porta laterale del palazzo quando le guardie lo hanno avvicinato e lui ha chiesto:

“La signora è in casa?” (Is Ma’am in?).

Una ricerca al computer ha portato a scoprire i precedenti penali facendo scattare l’allarme. A palazzo, oltre a Elisabetta e Filippo, c’era anche il figlio più piccolo, Andrew, duca di York. Ne è seguito uno stato di massima allerta con i tre reali portati in un bunker. Hennessy è stato già processato e condannato a 4 mesi.