Volkswagen, emissioni truccate: “La Merkel sapeva”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Settembre 2015 - 19:12| Aggiornato il 23 Settembre 2015 OLTRE 6 MESI FA
Volkswagen emissioni truccate, l'accusa: "Berlino sapeva"

Volkswagen emissioni truccate, l’accusa: “Berlino sapeva”

BERLINO – “Il governo tedesco sapeva delle emissioni diesel truccate dalla Volkswagen“. E’ quanto riporta il giornale tedesco Die Welt che spiega come Berlino sapesse delle manipolazioni sugli scarichi da parte dei produttori di automobili. Questo è quanto emerge da un’interrogazione del gruppo parlamentare dei Verdi, fatta a fine luglio scorso e diretta al ministero dei trasporti tedesco. Nella risposta ai Verdi, infatti, sarebbe stato poi lo stesso ministero tedesco ad ammettere di essere a conoscenza del software incriminato. E avrebbe tirato in ballo anche la Commissione europea.

Come ricorda l’Huffington Post nell’interrogazione si richiedeva in particolare una presa di posizione riguardo al problema che coinvolgeva impianti di manipolazione capaci di riconoscere se una vettura si trova in un test di prova e quindi in grado di abbassare i giri del motore e con essi le emissioni. A questa domanda il governo federale ha risposto di condividere “l’opinione della Commissione Europea, che ha sottolineato come l’impegno volto a eliminare i meccanismi manipolativi non si sia ancora del tutto affermato nella prassi comune”.

Il ministero dei Trasporti sapeva dunque dell’esistenza di un meccanismo manipolativo come quello scoperto nei giorni scorsi negli Stati Uniti. E sapeva anche dell’impossibilità di identificarlo e di eliminarlo durante i test sui gas di scarico. Ma se tutti sapevano, perchè non è stato fatto nulla? Semplice, l’Ue sta ancora cercando di trovare una soluzione a livello normativo a questo problema. Lo afferma il seguito della risposta del ministero alla stessa interrogazione parlamentare: “Il governo federale sostiene inoltre, in queste circostanze, gli attuali sforzi per lo sviluppo di norme europee con lo scopo di diminuire ulteriormente le emissioni reali delle automobili”.