Truffe: tarocchi e incantesimi inutili, maga sotto inchiesta nel cuneese

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA

Blitz della Guardia di Finanza di Bra (Cuneo) nello studio della “Maga Franca”. Le Fiamme Gialle si sono mosse su indicazione di Donatella Masia, sostituto procuratore di Alba, perquisendo l’abitazione-studio della maga. I militari, coordinati dal capitano Luciano Cotroneo, erano stati interessati all’attività esoterica dalla denuncia presentata da una giovane donna braidese che, da tempo, si rivolgeva alla signora maga, sperando di ottenere aiuto per risolvere problemi d’amore.

Dopo anni di continui esborsi, quantificabili in diverse migliaia di euro, non avendo mai ricevuto alcun beneficio dai costosi riti propiziatori, ha cominciato ad avere dubbi sull’efficacia dei rimedi della maga.

Gli ufficiali della Guardia di Finanza spiegano che, sfuggita allo stato di dipendenza in cui versava, si è decisa a presentare l’esposto. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti numerosi strumenti esoterici (tarocchi, pendolini, libri d’incantesimi) nonchè kit preconfezionati per compiere rituali destinati ad ”attirare o allontanare” persone care o ostili o a mantenere il posto di lavoro.

Dai primi accertamenti è emerso che erano molte le persone che si rivolgevano alla maga, la quale, dopo una prima ”lettura dei tarocchi”, spesso proponeva ai clienti suggestionabili servizi più particolari, con tariffe di minimo 250 euro. Sono stati avviati anche approfondimenti di indagine sugli aspetti delle attività svolte dalla signora, anche sotto il profilo dei redditi mai dichiarati al fisco.