Italia. 1,5 mln coppie infertili, 7 su 10 vanno in crisi

Pubblicato il 27 Maggio 2016 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA
Coppia senza figli

Coppia senza figli

ROMA – Circa un milione e mezzo di coppie italiane sono infertili o sterili e almeno 7 su dieci vanno in crisi a causa della difficoltà di avere un figlio. A fare il punto a Roma il convegno ‘La tutela della salute riproduttiva’, sostenuto dalla società scientifica Pamegeiss.

“Secondo l’Istat, in Italia ci sono circa 15 milioni di coppie, tra queste quelle con donne in età fertile sono 7 milioni. Se come afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 20% in media ha problemi di sterilità o infertilità, vuol dire che 1,4 milioni non riescono a procreare”, spiega Roberta Spoletini, del gruppo di lavoro Registro nazionale Pma dell’Istituto Superiore di Sanità.

L’età avanzata della donna non è l’unica ragione. “Incide anche la diffusione di patologie come l’endometriosi che altera la qualità degli ovociti – specifica Alfonso Maria Irollo, presidente Pamegeiss – ma l’abuso di fumo e alcol da parte sia dell’uomo che della donna, così come la presenza di interferenti endocrini nei contenitori per alimenti e l’aumento dei pazienti che hanno superato un tumore ma non avevano provveduto alla conservazione dei gameti”.

Con conseguenze sulla tenuta del rapporto. “Circa il 70% va in crisi perché l’infertilità cambia drasticamente la vita della coppia, sia nel suo mondo interiore che nelle relazioni esterne”, commenta Rebecca Autorino, dottoressa in psicologia e sessuologia, responsabile del progetto ‘Insieme’ di Pamegeiss, di accompagnamento della coppia.

“La difficoltà ad avere figli – sottolinea Autorino – porta ad attraversare tre fasi: dubbio, ricerca di prove, fino a trasformarsi in vero e proprio assillo”. I fallimenti incontrati in questo cammino incidono però pesantemente sulla vita della coppia. “Circa la metà tende ad allontanarsi emotivamente e spesso evidenzia l’insorgenza di patologie sessuali secondarie, come eiaculazione precoce e impotenza. Con un supporto adeguato – conclude – la maggior parte dei casi riesce ad affrontarle senza separarsi”.