Napoli. Nuora Ted Turner aggredita scrive protesta al sindaco

Pubblicato il 29 Giugno 2016 - 19:15 OLTRE 6 MESI FA
Angela Della Costanza Turner

Angela Della Costanza Turner

NAPOLI – A Napoli per una breve vacanza, Angela Della Costanza Turner, nuora del proprietario della Cnn Ted Turner, magnate dell’informazione, ha subito il tentativo di scippo dell’orologio mentre era a bordo della sua auto, una Porsche Carrera.

L’episodio risale a lunedì pomeriggio quando la donna, natali italiani ma cittadinanza americana, ha subito in via Marina l’aggressione di due persone in sella a uno scooter che hanno cercato di sfilarle dal braccio un prezioso orologio marca Patek Philippe.

La donna, già console italiano ad Atlanta, Georgia, si trovava a bordo di una Porsche decapottabile ed aveva il braccio esposto al di fuori del finestrino mentre era ferma ad un distributore di benzina quando ha subito l’aggressione, ma ha avuto la prontezza di reagire e di sventare la rapina mettendo in fuga i due rapinatori. Nella colluttazione Angela Turner ha riportato alcune escoriazioni alla mano.

Passato lo spavento, in serata si è recata in Questura a denunciare. La Polizia ha recuperato le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza ed è sulle tracce dei due. Il benzinaio, invece, è stato denunciato per favoreggiamento poiché la sua versione dei fatti è stata ritenuta contraddittoria. E oggi la donna, prima di lasciare Napoli, ha affidato a Fanpage una lettera rivolta al sindaco di Napoli Luigi de Magistris in cui denuncia i fatti e chiede al primo cittadino partenopeo garanzie per poter tornare.

“Caro sindaco – scrive – sono Angela Turner e dopo 3 minuti che ero nella sua città, mi hanno aggredita. E da tanti anni avevo un sogno. Infranto in tre minuti. Volevo vedere Napoli. Qualche mio amico mi aveva avvisato: ‘Non portarti quell’auto. E non indossare neanche nulla di prezioso o di appariscente. Sai, quella è Napoli”. No, mi sono detta, quella è una città europea, tanti amici ci sono stati, e se ne sono innamorati. Perché non dovrei essere me stessa”?

”Non le sto qui a dire quanto traumatico e scioccante sia stato per me, una donna sola, in uno città sconosciuta, aver dovuto combattere e urlare per lunghissimi attimi contro due persone che mi hanno messo le mani addosso, per portarmi via quello che è mio. Però le voglio scrivere perché lei è stato appena rieletto. E voglio chiederle quando Napoli diventerà una città europea, una città dove tutti possono essere quello che sono. Dove chiunque può prendere il mezzo che vuole, vestirsi come vuole, e venire da voi, a trovare un amico, a passare del tempo”.

”Senza paura, senza aggressioni, senza violenza. Riuscirà lei – conclude la lettera – a vincere questa guerra e a regalare finalmente al mondo una città libera, sicura, europea? Io, caro sindaco, voglio tornare. Mi dica lei quando”.