Sisma. ”Occhi” satelliti Cosmo Skymed puntati su area colpita

Pubblicato il 24 Agosto 2016 - 16:14 OLTRE 6 MESI FA
Un satellite Cosmo Skymed

Un satellite Cosmo Skymed

Gli ‘occhi’ dei satelliti sono puntati sull’intera area colpita dal terremoto che ha sconvolto una vasta zona di Lazio, Marche e Umbria. “Per l’emergenza di questo evento sismico stiamo utilizzando i dati dei satelliti della costellazione italiana Cosmo SkyMed”, ha detto il geologo Stefano Salvi, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

I satelliti radar Cosmo SkyMed sono stati lanciati dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) a partire dal 2007 e sono in grado di rilevare immagini e dati anche di notte e in qualsiasi condizione atmosferica. “Questi satelliti sono adatti a misurare i movimenti veloci della crosta terrestre, per quelli lenti utilizziamo invece dati e immagini del satellite europeo Sentinel 1”.

Quest’ultimo fa parte del programma di osservazione della Terra Copernicus, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), che ha esordito nel 2014 e che prevede una costellazione di ‘sentinelle’ specializzate per tenere d’occhio aspetti diversi del pianeta. Anche Sentinel 1 ha una vista radar, capace di vedere al buio e attraverso le nubi.

“Questo satellite è particolarmente adatto a misurare i movimenti lenti della crosta terrestre”, ha spiegato il geologo. “Utilizziamo le immagini prese dai satelliti prima e dopo il terremoto, utilizzando gli stessi parametri di osservazione. Questo – ha aggiunto Salvi – ci permette di fare un interferogramma e di calcolare le variazioni della distanza tra il satellite e la superficie terreste con una precisione al di sotto del centimetro”.

Le immagini dei satelliti aiutano così a ricostruire i movimenti che avvengono durante un terremoto, in una mappa che li traccia punto per punto. “Utilizzando le mappe dei movimenti nelle tre direzioni, con l’aiuto di modelli siamo in grado di ricostruire la faglia all’origine del terremoto”.