8 marzo, l’iniziativa del centro culturale Macao: “Su le gonne davanti al Pirellone”

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Marzo 2017 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA
8 marzo, l'iniziativa del centro culturale Macao: "Su le gonne davanti al Pirellone"

8 marzo, l’iniziativa del centro culturale Macao: “Su le gonne davanti al Pirellone”

MILANO – Il Centro culturale milanese Macao invita le donne ad alzare la gonna tutte insieme in piazza Duca d’Aosta l’8 marzo. Ma l’iniziativa riscuote critiche bipartisan.

La performance collettiva della “anasyrma” (il gesto di sollevare la gonna e mostrare i genitali in segno di provocazione) è stata indetta per la Festa della donna davanti al Pirellone, sede della Regione Lombardia, dal Nuovo Centro per le Arti, la Cultura e la Ricerca Macao “perché il corpo non sia un destino, ma uno strumento di resistenza, piacere e di rivoluzione”.

Ma dal mondo politico femminile la condanna è quasi unanime, riferisce Marta Bravi sul Giornale. Si va dall’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza (Pd), un passato da femminista e anarchica in Sicilia, che sostiene che “la lotta per l’affermazione dei diritti delle donne abbia altri metodi che non mostrare lo stesso corpo. L’iniziativa non è nemmeno comprensibile da quella fascia di donne in difficoltà, che non arrivano nemmeno alle seconda settimana del mese e che avrebbe bisogno di un aiuto concreto”.

Parla di “iniziativa troppo forte e troppo esagerata” Elisabetta Strada, consigliere comunale della Lista Sala. Per Marilisa D’Amico, ex consigliere comunale Pd, avvocato ed esperta di pari opportunità e discriminazioni di genere, “la performance rischia di essere controproducente rispetto al lavoro che stiamo facendo sull’immagine del corpo della donna e sulla sua strumentalizzazione”.

 

Per l’assessore all’Urbanistica Viviana Beccalossi (Fdi) l’iniziativa è “una provocazione bella e buona, per di più organizzata da un soggetto che vive nella illegalità. Mi auguro che queste donne vengano denunciate per atti osceni in luogo pubblico e che il centro sociale venga immediatamente sgomberato”.

Dello stesso parere Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia: “È scandaloso che venga consentita questa iniziativa, francamente penosa”.

Gli unici pareri positivi raccolti dal Giornale arrivano da Rosaria Iardino, ex consigliera comunale Pd ora Democratici e progressisti, esperta di diritti civili, e da Anita Pirovano, capogruppo di Sinistra per Milano. Secondo Iardino “qualsiasi cosa possa essere utile per smuovere la situazione va bene. In un’epoca in cui in Italia si compie un femminicidio ogni due giorni e la maggior parte delle aziende che deve sacrificare personale lascia a casa le donne, bisogna cambiare le cose”.

Mentre Anita Pirovano commenta: “Non la trovo scandalosa, un po’ come quando nel ’68 si bruciavano i reggiseni in piazza. Finalmente quest’anno ci sono meno mimose, meno cene di donne nei locali di spogliarellisti e più donne in piazza a fare politica”.