Acerra, altri due bimbi morti di tumore. Genitori: “Terra inquinata e maledetta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Agosto 2013 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA
Acerra, altri due bimbi morti di tumore. Genitori: "Terra inquinata e maledetta"

Acerra, altri due bimbi morti di tumore. Genitori: “Terra inquinata e maledetta”

ACERRA – Altri due bimbi vittime di quella “terra inquinata e maledetta”. Ad Acerra, comune tra Napoli e Caserta, altri due bambini sono morti di tumore. Il Corriere della Sera racconta la storia di Tonia, 6 anni e mezzo, spirata tra le braccia della mamma alcuni giorni fa. Ed è proprio mamma Pina a sottolineare che in qualunque ospedale d’Italia in cui ha portato la sua piccola, non faceva che incontrare bambini della sua stessa zona. Una coincidenza? Non proprio: un recente studio dell’Istituto Pascale, così come un rapporto del Ministero della Salute, riconoscono, almeno numericamente, il persistere in quelle zone di una vera e propria “strage di innocenti”.

Tra i tumori infantili, in generale molto rari, il più comune è il medullo blastoma, il cancro che ha ucciso Tonia. Ma l’incidenza annua è stimata attorno allo 0,5 casi ogni 100.000 bambini. Tre casi in un centro come Acerra, 56mila anime in tutto, cominciano ad essere davvero troppi. Acerra è situata nella cosiddetta Terra dei Fuochi, racchiusa tra le province di Napoli e Caserta dove la popolazione è ormai esasperata dall’inquinamento. Proprio ad Acerra c’era la Montefibre,  poi le pecore con il sangue alla diossina. Ma ci sono anche i cementifici, le acque inquinate dei Regi Lagni e le discariche abusive. Infine il tanto discusso termovalorizzatore, appena ultimato.

Un recente studio dell’Istituto Pascale ci informa che tra Napoli e Caserta la mortalità per tumore è aumentata del 15-20 per cento. Ad Acerra l’aumento supera il 30 per cento, con picchi del 47%. Il dossier Sentieri sulle aree contaminate, che analizza dal punto di vista epidemiologico i territori più esposti, stima in 9.969 il numero di vittime dell’inquinamento in 7 anni. Tutti tumori al sistema respiratorio, leucemie, malattie cardiovascolari.

A cogliere l’alta incidenza è pure il ministero della Salute: “Per quanto riguarda i tumori maligni nel loro complesso, la mortalità in Campania tra gli uomini è superiore ai valori dell’intera Italia per il contributo delle province di Caserta e Napoli”, si legge in una relazione del gennaio scorso. Ma nella relazione ministeriale non si parla di terra avvelenata: le cause risiedono, secondo il Ministero, nello stile di vita della popolazione locale.

Secondo la dottoressa Migliorati che ha in cura anche un altro dei bambini di Acerra, osserva: “Noi che operiamo sul campo avvertiamo il bisogno di un registro epidemiologico che copra l’intera regione. Esistono singoli registri di tumori pediatrici di singole Asl, la Napoli 2 o la Salerno uno, ad esempio. E noi viviamo di estrapolazioni”. Cioè, in Campania, la regione con la più alta mortalità tumorale dell’età adulta, non esiste un registro dei tumori infantili.