Agguato in curia a Firenze. Movente? Forse un lascito non ottenuto

Pubblicato il 18 Dicembre 2011 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE, 18 DIC – Potrebbe esserci un lascito che lui si aspettava e che non ha avuto, tra le origini del gesto compiuto da Elso Baschini, l'uomo fermato con l'accusa di aver aggredito il 4 novembre l'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori e ferito con un colpo di pistola il suo segretario Don Paolo Brogi.

Secondo quanto scrive oggi il Corriere Fiorentino, il dorso locale del Corriere della Sera, Baschini, che si definisce un ''discepolo'' di Don Cubattoli, il sacerdote che per decenni e' stato cappellano del carcere a Firenze morto nel 2006, si sarebbe aspettato di avere qualcosa del lascito che una nobile fiorentina, Ghita Vogel, amica di ''Don Cuba'' e sostenitrice del suo lavoro di reinserimento degli ex detenuti, avrebbe gia' promesso alla Chiesa. Potrebbe essere stato dunque un risentimento dell'uomo nei confronti della curia a convincerlo ad andare di persona a chiedere ''spiegazioni'' all'arcivescovo armato della 7,65 con cui ha ferito il suo segretario.