Albano Carrisi, incendio a casa natia a Cellino San Marco

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2016 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA
Albano Carrisi, incendio a casa natia a Cellino San Marco

Albano Carrisi, incendio a casa natia a Cellino San Marco (foto d’archivio Ansa)

CELLINO SAN MARCO – Un incendio di natura dolosa è stato appiccato verso le 4 della notte tra 1 e 2 maggio al portone d’ingresso di un’abitazione nel centro di Cellino San Marco, in via Di Vittorio, di proprietà del cantante Albano Carrisi. L’abitazione, una casa singola, è quella in cui il cantante è nato. Secondo quanto appurato dai carabinieri e dai vigili del fuoco, il rogo sarebbe stato appiccato versando liquido infiammabile su cartoni ammassati vicino all’ingresso dell’appartamento, che non è abitato in quanto il cantante risiede nella Tenuta Carrisi. Le fiamme hanno provocato danni solo al portone d’ingresso dell’abitazione.

Racconta Paola Bari su Brindisi Report:

La casa seppur non abitata rappresenta uno degli affetti più cari del noto cantautore: lì ci è nato e ha vissuto con la sua famiglia per diversi  anni, apparteneva alla madre, è stata ristrutturata e spesso fa da sfondo a interviste televisive che raccontano la sua infanzia. È egli stesso a portare lì le troupe quando si tratta di servizi che ripercorrono la sua carriera e la sua vita.

Albano Carrisi da Cellino San Marco non è mai andato via definitivamente, abita in un’altra zona, in periferia, al momento si trova a Milano ma il paese d’origine rappresenta la sua casa, la sua famiglia. Nessuno stamattina davanti alla scena del portone carbonizzato, riusciva a trovare una giustificazione al gesto.

“Per me è uno sfregio, doloroso e morale, un bagaglio di amarezza perché a Cellino ho investito tutti i proventi del mio lavoro e da anni offro lavoro a tanta gente”. Così Al Bano Carrisi, a Torino per presentare il suo concerto del 12 maggio, commenta l’incendio doloso appiccato nella notte al portone d’ingresso di una sua abitazione a Cellino San Marco. “Mi ha chiamato mio fratello Franco, che si sta occupando della cosa, perché io sono fuori”, aggiunge il cantante. “Quella è la mia casa natale, la casa che mio padre mi ha lasciato in eredità – ricorda – e spesso ci porto i miei figli per fargli vedere dopo sono nato”. Al Bano si dice “molto segnato” dal gesto. “Non so se ho sbagliato qualcosa nei confronti di qualcuno, non so darmi la benché minima spiegazione – conclude -. Non è escluso sia un atto di follia ed è quello che spero e che voglio credere”.

“Sono già andato via da Cellino una volta nel 1961, me ne posso andare ancora adesso nel 2016” ha aggiunto il cantante. “Per me – spiega – quella casa rappresenta il cuore, le radici. Senza riscaldamento, con un grande camino che insieme al calore umano bastava a riscaldare gli unici tre ambienti. All’interno ogni cosa è rimasta al suo posto, niente è stato toccato. E’ come se avessero bruciato un presepe. Vergogna”.