AltaRoma, sfilate di gennaio addio. Il Comune non ha soldi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Dicembre 2014 - 09:14 OLTRE 6 MESI FA
AltaRoma, sfilate di gennaio addio. Il Comune non ha soldi

AltaRoma, sfilate di gennaio addio. Il Comune non ha soldi

ROMA – Saltano le sfilate di moda di gennaio organizzate da AltaRoma. Il Comune ha deciso di non sostenere più l’iniziativa, perché, come ha spiegato il sindaco Ignazio Marino, “il Campidoglio lascerà le società partecipate che non rientrano nelle attività strategiche proprie del Comune”. In altre parole non ci sono i soldi.

Venerdì 19 dicembre era convocata l’assemblea dei soci (Comune, Provincia, Regione e Camera di Commercio), ma il sindaco Ignazio Marino non ha mandato nessuno a rappresentare la propria quota di capitale. “In queste condizioni, non siamo in grado di garantire la manifestazione – ha spiegato Adriano Franchi, amministratore delegato di AltaRoma – Dopo aver ideato e progettato anche l’edizione di quest’anno, siamo costretti a fermarci”.

Franchi, spiega al Corriere della Sera, “al di là di una perdita generale in termini di risorse , sponsor privati, immagine della città, problemi alle case di moda e accademie che contavano sulla manifestazione , rischio di perdita del progetto d scouting Who Is On Next?, perdita di una delle principali opportunità di lavoro per circa 200 professionalità, il rischio reale è quello della dispersione definitiva e irreversibile di un patrimonio di utilità e opportunità che oggi ha acquisito un importante valore rispetto al passato e potrebbe risultare come il più facilmente spendibile per la ricostruzione di un futuro di crescita per il sistema produttivo del territorio”.

“Non mi sfuggono – prosegue Franchi – la drammaticità del momento e le criticità che ciascuna Istituzione territoriale è costretta ad affrontare al proprio interno, ma ci tengo a ricordare che AltaRoma è una società partecipata che chiude i suoi bilanci in attivo e investe la gran parte delle sue risorse in progetti a favore dello sviluppo del territorio e della promozione del made in Italy”.