Amianto killer sulle navi militari, a processo 8 ufficiali

Pubblicato il 12 Gennaio 2010 - 14:31 OLTRE 6 MESI FA

Otto alti ufficiali della Marina Militare saranno processati a Padova perché le navi da loro comandate erano rivestite da amianto. Il materiale tossico ha provocato morti e malattie tra i militari che avevano avuto la sfortuna di imbarcarsi sulle navi “tossiche”.

Le imbarcazioni contaminate hanno viaggiato in mare per più di 50 anni. Tanti marinai se ne sono andati in silenzio: la malattia che veniva contratta dalla maggior parte di loro era il mesotelioma, il tumore provocato dalle fibre dell’amianto. Una malattia micidiale che ha ucciso 500 persone negli ultimi 10 anni.

Con l’amianto erano rivestite cabine, tubature e macchinari: non respirarlo a bordo era praticamente impossibile. Gli imputati sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo e inosservanza delle norme di sicurezza negli ambienti di lavoro.

Gli alti ufficiali sotto processo sono: Mario Bini e Filippo Ruggiero, ex Capi di Stato Maggiore della Marina. Lamberto Caporali e Francesco Chianurra, ex Direttori Genererali di Navalcostarmi. Agostino Di Donna, Guido Gucciniello e Elvio Melorio, ex Direttori di Sanità Militare. Mario Porta, ex Capo della Squadra Navale.

Gli otto dovranno rispondere del decesso di due militari, un ufficiale ed un maresciallo: Giuseppe Calabrò e Giovanni Baglivo sono deceduti entrambi per mesotelioma pleurico da amianto. Le loro famiglie sono già state risarcite dal ministero della Difesa.

Tutti gli imputati hanno prestato servizio presso le basi di Monfalcone, La Spezia e Taranto.

Il processo, che doveva cominciare il 12 gennaio presso il tribunale di Padova, è stato rinviato per un vizio di forma, ossia l’incompatibilità del giudice: il magistrato  è lo stesso che aveva già avuto parte nel procedimento come giudice delle udienze preliminari.