Ancona: direttrice delle Poste ruba un mln ai clienti, vince al Lotto e scappa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Febbraio 2017 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA

ANCONA – Ruba un milione di euro ai correntisti, poi vince al Lotto e scompare: la direttrice di un ufficio postale della provincia di Ancona si troverebbe adesso in Madagascar. Adesso è stata denunciata per appropriazione indebita e auto riciclaggio dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Ancona al termine di una serie di indagini delegate dalla procura.

Secondo l’accusa la donna si è impossessata della somma in più riprese, tra il 2008 e il 2015, prelevando piccole somme all’insaputa dei dipendenti, fino ad accumulare il maxi introito. Era malata di gioco e aveva contratto grossi debiti per poter effettuare le sue puntate, solitamente da 20mila euro.

Spiega AdnKronos:

Le indagini sono partite dopo la denuncia di un correntista, al quale erano state tolte ingentissime somme dai conto corrente, e da quella della titolare di una ricevitoria del Lotto, con la quale la ex direttrice delle Poste, affetta da ludopatia, aveva contratto debiti ingenti. Basti pensare, fa sapere la guardia di finanza, che era arrivata a puntare 20mila euro al mese.

Secondo le indagini dei finanzieri la donna si era “impossessata di denaro derivante dal rimborso di buoni fruttiferi postali dopo una successione”.

Tali somme sono state in parte usate per la copertura di pregressi debiti e per avviare un’attività commerciale all’estero. Infatti, dopo una ingente vincita di denaro al gioco del lotto, tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015, la donna dopo alcuni mesi si è resa irreperibile. Attualmente, fanno sapere i finanzieri, si troverebbe in Madagascar. Ciò non ha impedito ai militari delle fiamme gialle di richiedere all’autorità giudiziaria l’adozione di provvedimenti di sequestro nei suoi confronti per i beni presenti in Italia.

Le indagini, durate circa un anno, dirette dalla locale Procura della Repubblica, sono state condotte con l’ausilio di diversi uffici postali della Provincia di Ancona, dei rispettivi dipendenti, della Lottomatica e di alcuni istituti di credito che hanno consentito la complessa ricostruzione dei fatti.