Ancona: donna uccisa, ferito marito. Presi figlia e ragazzo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Novembre 2015 - 08:12 OLTRE 6 MESI FA
Il diciottenne Antonio Tagliata con la ragazza, in una foto presa dal suo profilo Facebook

Il diciottenne Antonio Tagliata con la ragazza, in una foto presa dal suo profilo Facebook

ANCONA, 8 NOV – “L’hanno descritto come un mostro, ma mio figlio è un ragazzo buono: lei lo ha plagiato. La porta di casa dei genitori l’ha aperta lei. C’è stata una colluttazione, e lei ha detto sparagli!”: questo il drammatico racconto di Carlo Tagliata, il padre di Antonio, il ragazzo arrestato per l’omicidio di Roberta Pierini, la madre della fidanzata, e il ferimento del padre Fabio Giacconi.

Dopo l’interrogatorio nella notte tra sabato e domenica 8 novembre anche la figlia sedicenne di Roberta Pierini, è stata sottoposa a fermo di polizia per concorso nell’omicidio.

‘Era glaciale”, nessun pianto, nessuna dichiarazione di pentimento. Così la sedicenne ha affrontato l’interrogatorio davanti al procuratore dei minori. L’interrogatorio si è concluso alle quattro e trenta di domenica mattina, poi è scattato il fermo per concorso in omicidio e tentato omicidio.

Il dramma si è consumato sabato 7 novembre ad Ancona intorno alle 13,30, in una palazzina di via Crivelli, non lontano dalla sede della Regione Marche.

Roberta Pierini è stata colpita alla testa ed è morta subito. Il marito è ferito al capo e al torace Almeno cinque o sei, secondo i primi rilievi, i colpi esplosi contro la coppia, con una pistola calibro 9 x 21. La donna è stata ritrovata esanime vicino al terrazzo, il marito poco distante. La relazione dei due ragazzi era avversata dai genitori della studentessa, il padre sottufficiale dell’Aeronautica militare, la madre impiegata, e la folle vendetta sarebbe scaturita proprio da questi ripetuti contrasti familiari.

“Non volevo uccidere – ha raccontato il ragazzo, Antonio Tagliata – volevo solo un chiarimento con i genitori della mia ragazza: ma il padre ha avuto un atteggiamento aggressivo, mi è venuto addosso, e io ho sparato. Non ricordo nient’altro”. “Tenevano segregata in casa la mia fidanzata – ha detto ancora – io ero andato lì solo per parlare, per chiarire le cose”.