Andrea Basso trovato morto in azienda Vicenza: non era ladro

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Dicembre 2015 - 21:44 OLTRE 6 MESI FA
Trovato morto in azienda dopo caduta da tetto, è giallo

Trovato morto in azienda dopo caduta da tetto, è giallo

VICENZA – Lo hanno trovato cadavere, in una pozza di sangue, ai piedi del tetto di un’azienda di stampi a Grisignano di Zocco (Vicenza) e subito hanno pensato alla tragica fine di un ladro maldestro. Ma in realtà era un giovane padovano scomparso da casa a Natale: si chiamava Andrea Basso, aveva 34 anni e viveva a Conselve (Padova). Lo zio aveva denunciato la scomparsa il 25 dicembre.

Per diverse ore, dopo che i titolari della DZ Stampi avevano fatto la macabra scoperta alla riapertura dopo il ponte festivo, l’ipotesi più plausibile, accreditata dagli stessi Carabinieri di Vicenza, era stata quella di un tentativo di effrazione finito in tragedia.

Ma presto il giallo si è infittito. L’uomo non aveva con sé documenti, e la sua identificazione è stata possibile solo grazie alle impronte digitali. E’ così che si è scoperto che il suo nome era Andrea Basso aveva un unico, piccolo precedente, per lite. Era scomparso da casa il giorno di Natale, uno zio lo aveva accompagnato in auto da Conselve a Padova, poi di lui si erano perse le tracce. Sembra che il 34enne vivesse una situazione psichica non facile. Lo zio aveva così presentato denuncia il giorno stesso. In base ai primi riscontri, la morte potrebbe risalire proprio al 25 dicembre.

L’ipotesi del tentativo di furto non è stata completamente accantonata dai Carabinieri, ma contemporaneamente si è fatta avanti l’idea che l’uomo possa aver cercato di introdursi nei locali della “D.Z. stampi” per cercare riparo dal freddo e passarvi la notte, e quelle successive, dato che l’azienda era chiusa. Ciò che viene invece escluso è che si tratti di omicidio, o di suicidio. Le fratture multiple che ne hanno causato la morte sarebbero compatibili con le conseguenze di una caduta dall’alto.

Il titolare della “D.Z.” era stato allertato il giorno di Natale dall’entrata in funzione del sistema di allarme dell’azienda. Ma un primo controllo aveva fatto pensare che tutto fosse in regola, dato che non risultavano segni di effrazione. L’autopsia, prevista nei prossimi giorni a Vicenza, aiuterà a capire di più sulla tragica fine del giovane padovano.