Calevo rapito, perquisizioni a Sarzana. Procuratore: “Non sappiamo se è vivo”

Pubblicato il 19 Dicembre 2012 - 16:39 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Calevo (Foto Ansa)

LERICI (LA SPEZIA) – Proseguono le ricerche per Andrea Calevo, l’imprenditore spezzino rapito la notte di domenica nella sua villa di Lerici. I carabinieri del battaglione elitrasportato di Genova e unità cinofile e dei carabinieri di Pisa hanno effettuato mercoledì pomeriggio una decina di perquisizioni a Sarzana (La Spezia) a carico di altrettanti pregiudicati italiani e stranieri residenti in zona nell’ambito delle indagini sul sequestro. Le perquisizioni, estese anche alla zona dove è stata ritrovata l’auto dell’imprenditore, hanno però dato esito negativo.

Alcune ore fa il procuratore capo di Genova, Michele di Lecce, aveva detto: ”Non sappiamo neppure se Andrea Calevo sia ancora vivo”. Di Lecce dimostra tutte le difficoltà che stanno incontrando gli investigatori che stanno indagando sul rapimento dell’imprenditore spezzino di 31 anni, avvenuto la notte di domenica scorsa nella sua villa sulle alture di Lerici. Martedì sera i familiari avevano rivolto un appello ai banditi per sapere come stava Andrea, ma a distanza di ore non c’è stata risposta.

”Purtroppo, rispetto a ieri, nulla è cambiato, non abbiamo una notizia – ha aggiunto il procuratore – Non è ancora certo se i sequestratori siano tre o quattro e abbiamo dubbi anche sulla possibilità che possano essere dell’Est Europa. Ci basiamo sulla testimonianza di una donna (la madre di Andrea Calevo, ndr) fatta sotto choc”. E specifica che ”non è ancora stato possibile restringere il campo delle ricerche”.

Il magistrato ha reso noto che stanno procedendo gli accertamenti tecnici e che si sta ricostruendo la vita di Calevo nei giorni precedenti al sequestro. Confermato anche il blocco dei beni dell’imprenditore.

L’impresa avrebbe almeno 15 partecipazioni, secondo il procuratore di Genova, Michele di Lecce, “i conti correnti sono tanti e sono sotto controllo, ma non sappiamo se la famiglia ha risorse altrove”.

Nessun contatto e nessuna richiesta di riscatto sarebbero arrivati fino a questo momento alla famiglia di Calevo. Neppure tracce di sangue o segni di un’avvenuta colluttazione all’interno dell’auto, l’Audi A3 di proprietà di Calevo, che i rapitori hanno preso per fuggire, portando con loro l’imprenditore 30enne.