Angelo Moroni, eroe che ha salvato Giorgia: “Spero che dimentichi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Agosto 2016 - 11:24 OLTRE 6 MESI FA
Angelo Moroni, eroe che ha salvato Giorgia: "Spero che dimentichi"

Angelo Moroni, eroe che ha salvato Giorgia: “Spero che dimentichi” (foto Ansa)

ARQUATA DEL TRONTO – Pescara del Tronto: Giorgia, la piccola di 8 anni strappata dalle macerie del paese devastato dal terremoto e riportata alla vita dopo 16 ore passate sotto i detriti di una casa ridotta in polvere. Il suo eroe è un Angelo che fa il vigile del fuoco, Angelo Moroni, capo-squadra di Pesaro Urbino.

“Spero che Giorgia si ricordi poco di qui, anzi spero dimentichi tutto”, dice il capisquadra, certo che da questa storia “mi rimarrà dentro un bel risultato”. Gli occhi si gonfiano di lacrime. Ma sono di gioia, “i bambini ti entrano nel cuore”, spiega davanti alle macerie del paese, sotto un sole torrido che ha spazzato via il gran freddo della notte. La piccola Giorgia è rimasta sepolta quasi tutta la giornata in uno dei punti più disastrati di Pescara del Tronto. Accanto a lei, come raccontato da un altro soccorritore, i volontari hanno trovato il cadavere della sorella, dieci anni. ‘Stavano una accanto all’altra”, dice un altro volontario con il cuore in gola. Il terremoto le ha sorprese nel sonno.

Estratti vivi anche i genitori, in buone condizioni fisiche. “Voglio bere” ha detto Giorgia appena fuori. “Ha reagito bene” racconta Moroni. Per arrivare a lei, quando i soccorritori hanno percepito il suo respiro, hanno lavorato con grande delicatezza per estrarla. “In quei momenti non ragioni – continua Moroni – vai avanti per ore senza sentire sete e fatiche. Siamo stati certi che fosse salva solo quando l’abbiamo messa sulla barella e i medici l’hanno trasportata via. Poi è esplosa fragorosa la nostra gioia per questo grande risultato”.

La piccola è stata poi operata nell’ospedale di Ascoli. Sta bene, assicurano i medici. La sua storia ha infiammato di speranza chi ancora cerca i propri cari nel ‘cratere’ del terremoto. Oggi i cuori palpitavano alla notizia che le squadre dei vigili del fuoco avevano individuato altri dispersi. Ore di scavo e di speranza. Poi però dalle macerie è stato estratto un corpo. E’ arrivato in barella avvolto in un sacco. I parenti che speravano in un altro lieto fine sono esplosi in un pianto disperato. Il silenzio ha raggelato il quartier generale dei soccorritori. Poi si e’ tornati a scavare, a caccia di altre vite da salvare. Di altri miracoli. Di altre Giorgia.