Anna Carla Arecco uccisa a Genova, Pierluigi Bonfiglio prima confessa, poi accusa il pusher

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2017 - 08:51 OLTRE 6 MESI FA
Anna Carla Arecco uccisa a Genova, Pierluigi Bonfiglio arrestato per omicidio e rapina

Anna Carla Arecco uccisa a Genova, Pierluigi Bonfiglio arrestato per omicidio e rapina

GENOVA – Una anziana di 86 anni di Genova, Anna Carla Arecco, è stata uccisa in casa durante una rapina. Il suo corpo senza vita è stato trovato nell’appartamento di un vicino di casa, Pierluigi Bonfiglio, di 34 anni, dalla madre stessa del vicino, che stava facendo le pulizie in casa del figlio. Quando la donna ha trovato il cadavere, sotto il letto del figlio in una pozza di sangue, ha avuto un malore. Bonfiglio è stato arrestato con l’accusa di omicidio, rapina e occultamento di cadavere.

L’uomo in un primo momento ha confessato: “Ho perso la testa perché ero sotto l’effetto di stupefacenti e avevo bisogno di soldi per la cocaina”, ha detto ai militari. “Ho attirato la donna in casa con un pretesto e poi l’ho colpita alla testa con un oggetto cilindrico che forse poi ho buttato via. Ho nascosto il cadavere sotto il mio letto perché avevo paura che mia madre potesse trovarlo”.

Poco dopo, nell’interrogatorio assistito dal suo avvocato, ha cambiato versione e ha accusato il suo pusher. “Venerdì sera – ha detto Bonfiglio – sono salito in casa della signora con un pusher. Mi sono fatto aprire la porta con una scusa. Lo spacciatore l’ha portata in casa mia e io sono rimasto nel suo appartamento per rubare perché dovevo pagarmi la droga. E‘ stato lui a ucciderla con una spranga di ferro. Io non avevo intenzione di ucciderla”.

Bonfiglio ha detto di avere preso 30-40 euro e tre anelli. “Uno l’ho dato al pusher e gli altri due li ho rivenduti a un compra oro di via Balbi. Dopo che lo spacciatore ha ucciso la mia vicina l’ho nascosta sotto il letto, non sapevo cosa fare. Ho cercato di ripulire in fretta per non far trovare le tracce di sangue a mia madre al suo ritorno a casa”.

Gli investigatori stanno vagliando il racconto di Bonfiglio e sono alla ricerca dell’arma del delitto. Si cercano anche le chiavi di casa della vittima. Secondo gli inquirenti sarebbero sparite e qualcuno è tornato nell’appartamento dell’anziana a cercare qualcosa nei giorni successivi visto che sono stati trovati i mobili spostati.

Il delitto è avvenuto tra venerdì e sabato scorsi. Una volta uccisa la donna, Bonfiglio è entrato nell’appartamento della vittima e si è impossessato di soldi e gioielli.

La signora Arecco, casalinga e vedova dal 1989, era scomparsa da tre giorni. Viveva nello stesso edificio di Bonfiglio in via Lagaccio a Genova, a un piano superiore al suo. E’ stata uccisa con colpi in testa durante una rapina: dalla cassaforte dell’abitazione dell’anziana sono spariti gioielli e denaro. Sulle pareti dell’ingresso ci sarebbero macchie di sangue che l’assassino avrebbe cercato di cancellare.

Bonfiglio, un ex cuoco disoccupato, per spiegare il ritrovamento del cadavere della donna sotto il letto della sua camera aveva detto che era stata uccisa da uno straniero di colore, senza però riuscire a fornire notizie utili ad identificarlo.

Le due figlie della donna uccisa avevano denunciato la scomparsa della madre domenica alla questura di Genova aggiungendo di essere convinte che la madre potesse essere ancora nel palazzo perché aveva lasciato tutto in casa, dalla borsetta con i documenti al cellulare.

Avevamo anche suggerito ai poliziotti di controllare le telecamere che inquadrano l’ingresso del palazzo. La madre del presunto omicida ha scoperto il cadavere facendo le pulizie nella camera del figlio da cui proveniva cattivo odore. Il corpo della donna era in una chiazza di sangue. La mamma di Bonfiglio alla scoperta del corpo ha avuto un malore.