Antonella Lettieri, Salvatore Fuscaldo confessa l’omicidio

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2017 - 22:59 OLTRE 6 MESI FA
Antonella Lettieri, Salvatore Fuscaldo confessa l'omicidio

Antonella Lettieri, Salvatore Fuscaldo confessa l’omicidio

CROTONE – Salvatore Fuscaldo ha confessato l’omicidio della vicina di casa Antonella Lettieri, la donna barbaramente uccisa lo scorso 8 marzo a Cirò Marina (Crotone). Lo ha annunciato in diretta su Retequattro “Quarto Grado”, precisando che Fuscaldo, arrestato pochi giorni dopo il fatto ma che si era sempre proclamato innocente, ha ammesso il suo crimine durante un interrogatorio nel carcere di Castrovillari (Cosenza), dov’è rinchiuso. Ammettendo le proprie responsabilità, l’uomo ha sollevato da ogni colpa la moglie Caterina e gli altri familiari.

Le dichiarazioni di Fuscaldo “sono oggetto di attenta verifica perché il racconto dell’uomo presenta molte lacune”, ha detto all’ANSA il comandante provinciale di Crotone dei carabinieri, colonnello Salvatore Gagliano. “Non è escluso, infatti – ha proseguito l’ufficiale – che quella di Fuscaldo non sia una confessione spontanea, ma sia stata motivata dagli incontestabili elementi di prova raccolti a suo carico e possa essere stata motivata dalla volontà di coprire le responsabilità di altre persone coinvolte nell’omicidio. Bisogna stare attenti, dunque, a non lasciarsi andare a facili entusiasmi”.

L’OMICIDIO – Antonella Lettieri, commessa di 42 anni, è stata uccisa la sera dell’8 marzo nella sua casa a Cirò Marina con numerosi colpi alla testa sferrati con un corpo contundente e con alcune coltellate. I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina hanno subito sottoposto a fermo per omicidio pluriaggravato Salvatore Fuscaldo, 50 anni, bracciante agricolo, vicino di casa della vittima.

Il cadavere di Antonella Lettieri era stato scoperto la mattina del 9 marzo dal cognato che era andato a cercarla perché non si era presentata al lavoro. La donna giaceva a terra, in un lago di sangue, vicino alla porta, col telefonino vicino ed il giubbotto ancora addosso.

Un omicidio “efferato” era stato il primo commento dei carabinieri. Un’impressione confermata dall’autopsia. La donna, infatti, è stata uccisa con alcune coltellate e numerosi colpi sferrati alla testa ed al volto con un corpo contundente.

Quando è stato arrestato, Fuscaldo ha rischiato il linciaggio. L’auto dei carabinieri che lo stava portando in carcere è stata circondata dalla folla che nel tentativo di arrivare a lui ha mandato in frantumi il lunotto posteriore.