Aprilia-Jihad, la strana coincidenza: qui hanno vissuto i killer di Marsiglia e di Berlino

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Ottobre 2017 - 15:53 OLTRE 6 MESI FA
Aprilia, la strana coincidenza: qui sono vissuti lo sgozzatore di Marsiglia e il killer della strage di Berlino

Aprilia, la strana coincidenza: qui sono vissuti lo sgozzatore di Marsiglia e il killer della strage di Berlino

ROMA – Aprilia-Jihad, la strana coincidenza: qui hanno vissuto sia lo sgozzatore di Marsiglia che il killer della strage di Berlino. E da qui, da questa stessa zona, sono statoi espulsi dall’Italia quattro individui considerati pericolosi in tema di terrorismo.

Esplode in Francia il caso di Ahmed Hanachi, l’uomo che ieri pomeriggio ha assassinato due cugine a Marsiglia, e che soltanto 24 ore prima era nelle mani della polizia di Lione. Fermato per furto, senza permesso di soggiorno in Francia, è stato identificato e rimesso in libertà. In Italia, però, si vaglia con grande attenzione quella che appare come una strana coincidenza: Hanachi, tunisino, ha vissuto per qualche anno e fino a tre anni fa ad Aprilia, tra Latina e Roma (dove è stato anche sposato per 4 anni con una ragazza italiana) esattamente come il killer della strage di Berlino a Natale 2016, Anis Amri, tunisino anche lui.

Nell’Agro Pontino una grande comunità tunisina è impegnata nelle campagne circostanti. C’è un legame tra i due, un rapporto rafforzato dall’adesione alla stessa ideologia del terrore ispirata al fondamentalismo islamico? Il brodo di cultura nel quale si sono radicalizzati Anis Amri e altri tre tunisini espulsi per varie circostanze collegate all’estremismo fondamentalista sempre ad Aprilia, è lo stesso di Hanachi?

Per ora non ci sono evidenze che dimostrano l’appartenenza di Hanachi a un gruppo radicale: quando ha ucciso le due povere cugine di Marsiglia (ha atteso peraltro che anche la seconda giungesse a tiro, ce l’aveva proprio con loro?) ha gridato Allah Akhbar, ma questa finora è l’unica connessione con l’islamismo radicale trovata a suo carico. Il suo è il profilo, in Francia come in Italia, di un piccolo criminale.

Negli archivi della polizia a carico di Ahmed Hanachi risultano due arresti per furto e spaccio di droga. “Un piccolo criminale, niente di più”, spiega una fonte qualificata dell’Antiterrorismo. “Per tutto il periodo in cui è stato nel nostro Paese non ha mostrato segnali di radicalizzazione e la perquisizione a casa della ex moglie (che si trova all’estero, ndr) non ha dato risultati”.

In Francia era considerato uno sbandato che entrava e usciva di prigione per piccoli furti (come quello commesso poche ore prima dell’efferato accoltellemanto dell due ragazze).

Ora l’inchiesta cerca il salto di qualità. Bisogna verificare se Amri e Hanachi siano stati nelle campagne di Aprilia nello stesso periodo, se si siano conosciuti, se possano aver progettato azioni comuni. Ma, soprattutto, se si siano appoggiati a una stessa cellula, in un luogo dove accanto ai lavoratori regolari che vivono della raccolta di kiwi, si annidano diversi irregolari. Invisibili, eludono ogni controllo. (Marco Menduni, La Stampa)