Arancia Meccanica a Verona, arrestata gang di 6 che terrorizzava città da mesi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Luglio 2013 - 08:58 OLTRE 6 MESI FA
Arancia Meccanica a Verona, arrestata gang di 6 che terrorizzava città da mesi

Una scena del film di Stanley Kubrick, Arancia Meccanica (1971)

VERONA – Per mesi hanno seminato il panico per le strade di Verona: violente aggressioni e brutali pestaggi ai danni di persone a caso. Episodi senza senso, per puro divertimento, tanto da meritarsi il nomignolo di banda dell’Arancia Meccanica, come nel film di Stanley Kubrick. La gang è stata sgominata la scorsa notte dagli uomini della squadra mobile di Verona. Sei le ordinanze di arresto nei confronti di persone, tra cui un minore, provenienti da un campo nomadi Sinti. Sono accusati di lesioni plurime aggravate e tentato omicidio. Sei, per il momento, le vittime accertate della banda, tutte finite all’ospedale, tra cui uno per affondamento della scatola cranica con una mazza da golf.

I raid sarebbero avvenuti tra febbraio e marzo scorsi, le aggressioni, avvenute di sera, riguardavano sia italiani che stranieri. Per mesi la polizia non riusciva a venirne a capo e ad ogni episodio i giornali rievocavano il romanzo di Anthony Burgess: ma qui non c’è nessun artifizio narrativo a renderci simpatizzanti col nemico, non c’è Beethoven, non c’è alcuna distopia sociologica, solo ultraviolenza che mai dovrebbe tramutarsi dalla finzione in realtà.

La polizia investigando su ogni singolo caso, scavando a fondo nella vita privata delle vittime, non trovava un senso. E ogni indagine finiva sempre su un binario morto. Così è stato per l’atleta, uscito dalla palestra, e picchiato selvaggiamente mentre si accingeva a lasciare con la sua macchina il parcheggio che è riuscito, pur malconcio, a scappare e a saltare un cancello sottraendosi così alla furia di quattro forsennati.

E’ andata peggio invece a tre giovani che, stazionavano fuori da un bar: uno di loro è stato assalito mentre stava andando alla sua macchina e gli altri due, che hanno tentato di soccorrerlo, hanno ricevuto una scarica di bastonate, pugni, calci dagli aggressori che si sono serviti, senza risparmiarsi, di una mazza da golf, spezzatasi poi in due per la violenza con cui è stata usata. Finiti in ospedale, due hanno avuto una prognosi di 40 giorni. Ben più gravi le condizioni del terzo che è stato operato alla testa e l’applicazione di placche per l’affondamento della scatola cranica facciale sinistra.

Stessa sorte ha subito un altro veronese: fermo con la sua auto ad un semaforo rosso, è stato affiancato da un altro veicolo dal quale sono usciti in quattro. Prima hanno battuto con le mani e i piedi la carrozzeria e i vetri della macchina, tentando di aprire la portiera. Non riuscendovi hanno sfondato il lunotto lanciando una chiave inglese che ha colpito la vittima. L’uomo è stato poi tirato fuori dalla macchina e picchiato brutalmente. Ad assistere alla scena un immigrato che ha tentato di fermare il pestaggio ignaro di ciò che lo avrebbe atteso: sul posto è infatti sopraggiunta un’altra auto con i rinforzi, altri quattro “drughi” che si sono accaniti sui due malcapitati, lasciandoli poi esanimi sull’asfalto.

Aggressioni, apparentemente, non collegate tra loro che per gli agenti della squadra mobile sono opera di uno stesso gruppo, riconducibile a quel campo di Sinti dove nella notte tra lunedì e martedì sono state notificate le ordinanze di arresto. Sei degli otto aggressori sono stati identificati dalle stesse vittime che li hanno riconosciuti nelle fotografie mostrate dalla polizia.