Armellini faccia tosta: chiede affitto doppio su case di cui non paga tasse

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Gennaio 2014 - 11:23 OLTRE 6 MESI FA
Armellini faccia tosta: chiede affitto doppio su case di cui non paga tasse

Angiola Armellini (Foto Lapresse)

ROMA – Angiola Armellini, figlia di Renato, il costruttore che negli anni Settanta era considerato uno dei “re di Roma”, e accusata della Guardia di Finanza di aver nascosto al Fisco un impero immobiliare ed evaso il pagamento di Imu e Ici per milioni di euro, ha ora la faccia tosta di chiedere al Comune di Roma il doppio del canone sulle case popolari di Ostia.

La disputa riguarda i 1042 appartamenti situati sul lungomare di Ostia, in via Fasan, le cosiddette “case della ricotta” per le quali l’erede dell’impero Armellini percepisce già annualmente 4 milioni 242 mila e 605 euro. Ma sulle quali non ha mai pagato un euro di Imu-Ici. Ha chiesto che l’affitto venga raddoppiato. E il Comune non ci sta.

La vicenda è riportata sulla cronaca di Roma del quotidiano la Repubblica:

Il 31 dicembre del 2012, sotto la giunta Alemanno, scade il contratto, per il quale la Armellini intascava circa 300 euro al mese per ogni appartamento. È proprio lei ad aprire le ostilità e a chiedere un congruo aumento per firmare il nuovo contratto.

Alla fine la cifra pattuita è più del doppio della precedente, circa 11 milioni e mezzo. E una delibera della giunta Alemanno dispone il pagamento. Ma quando il provvedimento arriva alla Ragioneria, questa blocca tutto.

La delibera viene rimandata indietro, perché mancano i fondi della copertura. Così il patto dell’aumento naufraga. Ed è con la nuova giunta che la Armellini torna alla carica, con i risultati che abbiamo detto.

Una proposta “irricevibile”, secondo l’assessore al Patrimonio Luigi Nieri che ha fatto rivalutare la cifra congrua per gli affitti secondo i valori standard stabiliti dall’Agenzia delle Entrate. Al massimo 5 milioni e mezzo spetterebbero alla regina dell’evasione, che ancora deve provvedere al mancato versamento dei tributi locali: un tesoro di svariati milioni di euro sul quale il Comune di Roma spera di rifarsi.