Assegni Inps per stranieri in difficoltà, ma vivevano all’estero: 325 denunciati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2014 - 14:32 OLTRE 6 MESI FA
Assegni Inps per stranieri in difficoltà, ma vivevano all'estero: 325 denunciati

Assegni Inps per stranieri in difficoltà, ma vivevano all’estero: 325 denunciati

ROMA – Ricevevano gli assegni sociali dell’Inps per gli over 65 in difficoltà economica, ma non erano residenti in Italia. La Guardia di Finanza ha denunciato per truffa o malversazione 325 stranieri, per un danno alle casse dello Stato di ben 4,5 milioni di euro. Ora gli assegni ai 325 stranieri sono stati bloccati, con un risparmio stimato per l’Inps di 2 milioni di euro l’anno.

L’operazione è stata coordinata dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della Gdf ed è frutto della collaborazione tra le stesse Fiamme gialle e l’Inps, rafforzata con la firma di uno specifico protocollo d’intesa nei mesi scorsi. L’indagine è partita dall’analisi dei dati messi a disposizione dall’Inps e relativi ai fruitori dell’assegno, che ha un valore massimo di 450 euro al mese e viene corrisposto ai cittadini italiani e agli stranieri stabilmente residenti in Italia, che abbiano superato i 65 anni d’età e si trovino in particolare difficoltà economica.

L’incrocio con le altre banche dati e le informazioni di polizia ha consentito di scremare le diverse posizioni e arrivare ai soggetti da controllare. Le verifiche hanno così permesso di individuare 325 persone che percepivano l’assegno, con accredito in conto corrente, pur avendo fatto ritorno ai loro paesi di origine o essendosi assentati dall’Italia per più di 30 giorni consecutivi senza dare alcuna comunicazione, che avrebbe fatto scattare la sospensione temporanea dell’assegna come previsto dalla legge.

La regione dove si è registrato il maggior numero di irregolarità è la Lombardia, con un danno erariale di oltre 677mila euro, seguita dal Lazio (663mila euro) e dalla Campania (395mila euro). L’operazione scattata il 23 ottobre fa seguito ad una analoga indagine che ha consentito di scovare e denunciare 418 italiani iscritti all’Aire che, pur risiedendo stabilmente all’estero continuavano a percepire l’assegno sociale. In quel caso, a fronte dei 9 milioni indebitamente erogati, l’interruzione del pagamento dell’assegno ha consentito un risparmio annuo per l’Inps di 2,5 milioni.