Roma. Dopo l’Atac tocca all’Ama: assunta la figlia del caposcorta di Alemanno. Il sindaco di Roma: “Si è dimesso”

Pubblicato il 8 Dicembre 2010 - 09:16| Aggiornato il 9 Dicembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Un altro scandalo parentopoli per il sindaco di Roma Gianni Alemanno:  nel pieno della bufera Atac, ora tocca all’Ama, l’azienda per la raccolta dei rifiuti. Tra i neo-assunti, che in poco più di due anni di gestione Alemanno sono stati 1300, spunta anche la figlia del caposcorta del sindaco e non sembra sia fra le 544 persone che sono arrivate con prove e test.

Si chiama Ilaria Marinelli, figlia di Giancarlo, e sarebbe entrata nella segreteria di un dirigente Ama con “chiamata diretta”. Sarebbe stato lo stesso il metodo per piazzare l’altro figlio del bodyguard di Alemanno con la passione per il pugilato, Giorgio, il quale ha un posto all’Atac.

Poi nella lista parentopoli scrive il Corriere, ci sarebbe anche Francesca Fratazzi, compagna di Dario Rossin, consigliere comunale de La Destra ed ex capogruppo pdl. Casi che si aggiungono a quelli di Armando Appetito, genero dell’amministratore delegato dell’Ama Franco Panzironi, inquadrato come ottavo livello, e di Stefano Andrini, l’ex estremista di destra nominato a.d. di «Ama servizi ambientali».

Dopo la prima vicenda relativa al figlio, Marinelli ha rimesso l’incarico in via precauzionale. ”Marinelli non è più il mio caposcorta”, ha detto il sindaco Gianni Alemanno, precisando che il caposcorta è tornato alla polizia.

“Stiamo studiando delle regole che siano valide per tutte le municipalizzate. A mio avviso, se è possibile, bisognerebbe rendere obbligatoria la pratica dei concorsi anche per le municipalizzate, cosi’ come si fa al Comune”. ”Dal 2011 si facessero concorsi pubblici anche per le municipalizzate per superare il problema delle chiamate dirette o dalle selezioni fatte da agenzie interinali”. Il sindaco ha puntualizzato che, per quanto riguarda l’Ama, ”stiamo facendo una verifica ma non credo ci siano gli estremi per un’inchiesta perche’ non risulta ci sia alcun particolare scandalo: le assunzioni vengono fatte secondo le regole e non sono risultati dati strani”. Nel frattempo ”stiamo studiando i termini di legge, per tutte le municipalizzate interamente del Comune per capire quale sia l’atto necessario per estendere la pratica dei concorsi che vale gia’ per il Comune. Se basta una delibera la faremo subito, se ci vuole un provvedimento di legge lo chiederemo al governo perche’ lo metta nel Milleproroghe”.

Sul caso sono state pesanti le critiche dell’opposizione. Athos De Luca ha detto: “Questa volta non sarà facile per il sindaco convincere i romani che non c’entra con l’ assunzione di tutti e due i figli del suo caposcorta in Ama e Atac, le due aziende prese d’assalto dal centrodestra e ridotte alla crisi. Una cosa è certa: fare la scorta al Sindaco sotto il basso impero di Alemanno è come vincere un terno al lotto! Del resto il sindaco ha messo a capo di Ama un suo fedelissimo, Panzironi, il quale, dopo aver sistemato se stesso e tutta la famiglia, dal genero al figlio, è normale che si debba preoccupare anche di risolvere qualche problema delle famiglie degli amici politici, come il caposcorta del sindaco o la compagna dell’ex capogruppo del popolo della liberta’ in Campidoglio”.

All’ opposizione replica il capogruppo del Pdl in Campidoglio Luca Gramazio: ”L’affannosa ricerca di qualche nome famoso o presunto tale fa parte di una estetica che ne’ condividiamo né possiamo accettare anche quando viene da casa nostra. Dispiace che alcuni colleghi per giustificare la loro esistenza di fronte alla citta’ di Roma conoscano esclusivamente questo modo di fare politica. Ama ha assunto dall’inizio del mandato del sindaco Alemanno 871 operatori a fronte di 75 impiegati, privilegiando con serietà la logica di fornire un servizio migliore alla città. Questo dato, assieme ai positivi dati di bilancio di questa gestione, rappresenta la massima garanzia di quanto bene stia lavorando l’Amministrazione comunale e il management Ama”.