Bagnolo Cremasco, tamponamento a catena e una donna incinta perde il bimbo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Agosto 2017 - 13:21 OLTRE 6 MESI FA
Bagnolo Cremasco, tamponamento a catena e una donna incinta perde il bimbo

Bagnolo Cremasco, tamponamento a catena e una donna incinta perde il bimbo

CREMONA – Un tamponamento a catena si è verificato il 3 agosto a Bagnolo Cremasco, in provincia di Cremona, e tra le persone ferite c’è anche una donna incinta che ha perso il suo bambino. L’incidente è stato causato da un uomo alla guida di un’auto che non ha visto le vetture ferme davanti a lui e le ha prese in pieno.  Non è chiaro al momento se la donna incinta, originaria del Canada, avesse già perso il feto o se la morte sia da imputare al tamponamento e per questo la Procura ha aperto un’inchiesta sull’incidente.

Il quotidiano Il Giorno scrive che il tamponamento è avvenuto mercoledì 3 agosto intorno alle 11.30, quando una Bmw guidata da un romeno non si è accorto della fila di auto ferme davanti a lui per dare precedenza in una rotonda:

“Con la sua Bmw ha centrato una Citroen. Sopra c’era una coppia di canadesi in visita in Italia e un’amica italiana che li accompagnava. L’auto è stata sospinta in avanti ed è andata a finire contro una Renault sulla quale viaggiavano zia e nipote di Crema. Sul posto è arrivata subito un’ambulanza. Gli uomini del soccorso hanno preso in custodia la canadese, 38 anni, e l’hanno trasportata al pronto soccorso dove la donna è stata sottoposta alle cure del caso e dove i medici hanno dovuto constatare che il cuore del bambino non batteva più.​

Intanto la macchina delle indagini si era messa in moto. Il magistrato di turno è stato avvertito di quel che stava succedendo e la polizia stradale di Crema, fatta intervenire sul luogo dell’incidente, ha sequestrato i tre mezzi in attesa delle decisioni del giudice. E il magistrato, al termine della giornata, ha deciso di indagare tutti e tre gli autisti dei mezzi coinvolti. Si tratta di un atto dovuto, anche se pare certo che la persona alla guida della Renault con l’incidente e le sue conseguenze non abbia molto a che fare. Il magistrato ha ordinato ai periti di stabilire a quando risale il decesso del bimbo e di segnalarne i motivi. Per i tre coinvolti nell’inchiesta l’ipotesi di reato è di concorso in lesioni gravissime”.