Banca Etruria, assolti i vertici: niente ostacolo a Vigilanza. Ma la vera “colpa”…

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2016 - 13:51 OLTRE 6 MESI FA
Banca Etruria, assolti i vertici: niente ostacolo a Vigilanza. La "colpa" però...

Banca Etruria, assolti i vertici: niente ostacolo a Vigilanza. La “colpa” però…

AREZZO – Sono stati assolti l’ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari, l’ex dg Luca Bronchi e il direttore centrale Davide Canestri imputati per ostacolo alla Vigilanza. Lo ha deciso il gup del tribunale di Arezzo Annamaria Lopresti non sposando quindi la tesi dell’accusa secondo la quale i piani alti della banca avrebbero ostacolato le indagini della Vigilanza sui bilanci, “mascherando” il reale stato di salute delle casse.

E’ indubbiamente un colpo alle accuse contro la Banca anche se la “colpa” principale in un altro filone dell’inchiesta resta quella di aver truffato (perché uno dei capi d’accusa è proprio la truffa) molti risparmiatori.

Alcuni dei vertici della Banca sono stati sanzionati per aver sponsorizzato la vendita, presso investitori retail, ovvero comuni, di prodotti che di solito si propongono a investitori più esperti, grandi investitori. Si tratta dei famosi bond subordinati: titoli di credito che, in caso di default della banca, devono concorrere al pagamento dei debiti (il bail in). Corretto comportamento vuole che gli istituti di credito propongano questi titoli (ad alto rendimento) solo ad una clientela in grado di comprendere e assummersene i rischi. Cosa che non sempre in Banca Etruria ed altre banche è avvenuta.

“Il fatto non sussiste” è la formula usata dal gup Annamaria Loprete per quanto riguarda l’operazione relativa alla cessione di immobili, in particolare quelle della società Palazzo della Fonte, una di quelle sulle quali gli ispettori di Bankitalia avevano segnalato possibili criticità di rilevanza penale nel bilancio 2012. “Il fatto non costituisce reato” è invece la formula usata dal gup per il capo d’imputazione relativo ai presunti crediti deteriorati.

L’accusa era sostenuta dal procuratore della repubblica di Arezzo Roberto Rossi e dal pm Julia Maggiore, che avevano chiesto due anni e 8 mesi per Fornasari e Bronchi e 2 anni per Canestri. L’ex dg e il direttore centrale erano presenti alla lettura della sentenza mentre Fornasari, che aveva assistito alla prima parte dell’udienza di stamani è stato chiamato dal suo avvocato Antonio D’Avirro che gli ha comunicato l’assoluzione.