Banca Etruria, bomba rudimentale davanti filiale Perugia

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Gennaio 2016 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA
Banca Etruria, bomba rudimentale davanti filiale Perugia

Banca Etruria, bomba rudimentale davanti filiale Perugia

PERUGIA – Banca Etruria, ordigno davanti a una filiale di Perugia. E’ considerato dagli investigatori un ordigno rudimentale seppure a basso potenziale quello trovato giovedì mattina davanti all’ingresso della filiale di Banca Etruria a Ponte San Giovanni, alla periferia di Perugia. E’ stato disinnescato dagli artificieri dei carabinieri che hanno subito iniziato degli accertamenti.

L’ordigno rudimentale era stato confezionato con una busta lasciata davanti all’ingresso dell’istituto di credito. Per precauzione gli artificieri l’hanno fatto esplodere. All’interno sono stati trovati dei chiodi arrugginiti, della polvere fertilizzante e delle pile per l’innesco. Materiali che – secondo i primi accertamenti – erano in grado di provocare una fiammata. La busta è stata lasciata probabilmente durante la notte. I carabinieri hanno subito avviato le indagini per risalire a chi l’abbia lasciata. Al vaglio degli investigatori anche le immagini di sorveglianza della zona.

Intanto i risparmiatori di Banca Etruria che hanno perso i loro soldi potrebbero essere risarciti prima di quanto previsto. L’istituto di credito ha annunciato un anticipo di indennizzo per i suoi correntisti, anticipo che potrebbe arrivare prima dei decreti al varo dell’arbitro Raffaele Cantone e del fondo di solidarietà da 100 milioni di euro.

Valentina Conte e Liana Milella su Repubblica scrivono che dal 1° gennaio 2016 è entrato in vigore il bail in e che allarmata dalla fuga dei risparmiatori Banca Etruria sarebbe pronta a rimediare prima dei decreti del governo di Matteo Renzi e della Banca d’Italia:

“Ne beneficerà un circostanziato gruppo di investitori della vecchia Banca Etruria, sciolta dal decreto del 22 novembre, che verrà ristorato almeno in parte e a stretto giro non dal fondo di solidarietà (almeno non subito), né dal governo, ma dalla nuova Banca Etruria, nata dalle ceneri della vecchia e guidata da Andrea Nicastro, in attesa di superare poi l’arbitrato e dunque recuperare l’intera cifra”.