Banditi sfuggono a Polizia: “Sono banda Audi gialla”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Febbraio 2016 - 14:54 OLTRE 6 MESI FA

VERONA – C’è stata l’Audi gialla. Ora c’è la Bmw nera, che però ha già finito la sua corsa. Quelle che non finiscono sono le scorribande dei banditi sulle autostrade del Veneto. Ancora un inseguimento con la polizia sul filo dei 200 km orari, ancora una volta tre soggetti pericolosi che hanno fatto perdere le loro tracce.

Quella andata in scena venerdì notte, 5 febbraio, sull’autostrada A4, in zona Verona, potrebbe essere l’ennesima puntata della sfida lanciata alle forze dell’ordine dalla banda straniera della ex-Audi Rs4 gialla. Una Bmw nera, rubata a novembre a Padova, è stata intercettata nei pressi di Sommacampagna da una pattuglia della Polstrada di Verona. A bordo tre uomini.

L’auto, un modello serie 535 D, un po’ datato, della casa di Monaco, viaggiava a velocità normale. Ma quando il conducente ha visto che lo tallonava la polizia, ha accelerato all’improvviso, ha spento i fari ed ha spinto la vettura sul filo dei 200-230 km/h, percorrendo in meno di un minuto 3 chilometri. Poi ha frenato e ha accostato al lato della carreggiata.

Con un balzo i tre occupanti sono scesi dalla Bmw, saltando il guardrail, ed hanno guadagnato terreno in mezzo alla campagna, inseguiti dagli agenti, prima di scavalcare una rete di recinzione e scomparire. Non c’è stato conflitto a fuoco. I tre sconosciuti, tuttavia, erano armati fino ai denti. Vicino all’auto i poliziotti hanno recuperato un giubbotto di colore blu e un mitra kalashnikov, con 10 munizioni nel caricatore. Dentro la Bmw è stata trovata una scatola metallica con due pistole, un revolver e una semiautomatica, entrambe cariche e un secondo caricatore del kalashnikov, quindi un ‘jammer’, un sistema che disturba le frequenze dei cellulari, due sacchetti 15×15 pieni di polvere pirica, alluminio e resistenze, fili elettrici, esplosivo per far saltare gli sportelli bancomat. Nel bagagliaio attrezzi da scasso e le targhe originali della Bmw.

La potente berlina era stata rubata a novembre ad un vicentino residente a Padova. Le targhe erano invece state sottratte la sera prima ad una vettura in sosta a Brescia, il cui titolare aveva fatto denuncia stamane. E’ la stessa banda dell’Audi Rs4 gialla? Gli investigatori per ora non si sbilanciano. La suggestione è forte, anche per le analogie con il modus operandi di quella banda. Eccetto una: non è mai risultato che quei tre banditi avessero armi. Si attendono gli esiti degli accertamenti della polizia scientifica. Sono state raccolte le impronte sull’auto e sulle armi, e recuperati reperti biologici che saranno analizzati e comparati con analoghe tracce repertate dal Ris sull’Audi gialla data alla fiamme nelle campagne del trevigiano, a Fonte, il 26 gennaio scorso. Dati importanti potrebbero celarsi nel navigatore satellitare della Bmw.

Tra i frame in mano agli investigatori ce n’è uno ricavato dalla telecamera di sicurezza di un distributore di carburante sulla strada ‘Gardesana’. Si vede un uomo camuffato con un passamontagna che fa gasolio ad una Bmw berlina scura, del tutto simile a quella della notte scorsa. La targa sarebbe diversa, ma è comune che i malviventi le cambino spesso, per rendere più difficile l’identificazione della vettura. L’immagine del distributore risale ad una settimana fa.

Gli investigatori stanno valutando le analogie tra questa vettura ed una Bmw scura intercettata il 4 febbraio scorso dai Carabinieri a Desio, vicino a Monza. Si trattava però di un modello diverso, una station wagon. Anche in quel caso gli occupanti avevano fatto perdere le loro tracce dopo un lungo inseguimento.