Il bandito Giuliano e il giallo dell’altezza: dalla carta d’identità una conferma alla perizia

Pubblicato il 2 Novembre 2010 - 17:46| Aggiornato il 3 Novembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Salvatore Giuliano

Salvatore Giuliano nel 1943 era alto 1 metro e 64 centimetri. Lo attesta quello che sembra possa essere l’ultimo documento di identità rilasciato all’età di 21 anni, pochi mesi prima che si desse alla macchia. Il documento conferma così i rilievi effettuati giorni fa dopo la riesumazione del corpo e che indicavano un’altezza di circa 170 centimetri.

Una fotocopia della carta di identità di Giuliano rilasciata dal comune di Montelepre con il numero identificativo 7988129 si trova oggi a Siracusa nelle mani del professore Bruno Ficili, il docente più volte candidato al premio Nobel per la pace, che l’ha avuta diversi anni fa dal sociologo Danilo Dolci, con il quale ha collaborato più volte, autore di diverse indagini e saggi sul fenomeno del banditismo.

”Penso che questo documento, che avrò adesso cura di consegnare alle autorità di polizia, possa dare un contributo al chiarimento della vicenda sull’effettiva statura di Salvatore Giuliano, elemento sin qui controverso stando a quanto ho appreso dai giornali”, ha spiegato all’Ansa il prof. Bruno Ficili.

I primi risultati della perizia compiuta dal medico legale dopo la riesumazione della salma di Giuliano indicano in 1 metro e 70 circa l’altezza della vittima sulla base della misurazione delle ossa lunghe. I familiari del bandito sostengono tuttavia che il loro congiunto sarebbe stato più alto di circa 10 centimetri.