Barbara Balanzoni, il tenente a processo per aver salvato la gatta Agata

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Dicembre 2013 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA
Barbara Balanzoni, il tenente a processo per aver salvato il gatto Agata

Barbara Balanzoni, il tenente a processo per aver salvato il gatto Agata

ROMA – A processo per aver salvato una gatta. Lei è Barbara Balanzoni, ha 39 anni, ed è un ufficiale medico che era in servizio con la missione italiana in Kosovo. La gatta invece è Agata, sta bene, e gironzolava sempre nella base. Una specie di mascotte.

Succede tutto nel maggio 2012. Balanzoni, che è un tenente ed è in servizio in Kosovo, si accorge che Agata sta male. Miagola forte e si è rifugiata in un padiglione. Semplicemente Agata deve mettere al mondo dei cuccioli ma per qualche motivo non ci riesce. Un gattino già morto ancora nella pancia, che Agata non riesce a far uscire. Allora Barbara cosa fa? Corre in soccorso della gatta, la aiuta nel parto. Si becca anche un morso, un anno di indagini e un processo per disobbedienza aggravata.

La storia la racconta il Corriere della Sera e ha del surreale. Kafkiana la definisce Andrea Pasqualetto, autore dell’articolo:

L’accusa parla di disobbedienza aggravata perché «in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, disobbediva all’ordine scritto, datato 6 maggio 2012, a firma del comandante della Base, riguardante il divieto di avvicinare o farsi avvicinare da animali selvatici, randagi o incustoditi, venendo così morsa… ». Correndo in soccorso dell’agitatissima Agata, il tenente Balanzoni aveva infatti rimediato un morso. «Ma quale morso! – insorge scattante l’ufficiale -. Era una graffio, nulla di grave. Agata era spaventata, poverina, con un micino già morto nella pancia che non voleva uscire». La procura militare è però andata a fondo del fattaccio, concludendo che «il tenente si è fatto anche accompagnare presso l’infermeria dell’ospedale tedesco di Prizren per il vaccino antirabbico».

In difesa di Barbara è nata anche una petizione online. Clicca qui per vederla