Bari, nasce con un buco nel cuore: neonato operato e salvato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Gennaio 2017 - 07:30 OLTRE 6 MESI FA
Bari, nasce con un buco nel cuore: neonato operato e salvato

Bari, nasce con un buco nel cuore: neonato operato e salvato

ROMA – Un neonato con un grave problema al cuore è stato salvato dai medici di Bari e degli ospedali Riuniti di Foggia. Come riportato da Repubblica Bari, il piccolo è nato con un dotto di Botallo pervio aperto. Si tratta di un ‘buco al cuore’, una struttura fetale che dovrebbe chiudersi alla nascita, ma che in alcuni casi rimane aperta facendo passare il sangue dall’aorta nei polmoni.

Dopo due tentativi farmacologici per chiudere il dotto, i neonatologi hanno deciso che fosse necessario l’intervento chirurgico, anche perché il piccolo rischiava serie complicanze come insufficienza respiratoria e multiorgano.

”Un intervento, però, – si legge sempre sul quotidiano – eseguibile solo dal reparto di cardiochirurgia pediatrica che si trova a Bari. La prima richiesta dall’ospedale di Foggia è partita il 16 dicembre scorso, in direzione ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Qui un team composto da cardiochirurghi, anestesisti, cardiologi e infermieri si è messo in moto e ha preso la direzione di Foggia per operare il bambino lì dove era ricoverato, cioè nel reparto di terapia intensiva degli Ospedali riuniti”.

L’operazione è durata circa 40 minuti ed è andata a buon fine: il piccolo dovrà seguire il percorso dei pazienti prematuri e restare in ospedale fino a quando non avrà raggiunto il peso di 2 chili.

“Non potevamo certo spostare un neonato così piccolo – spiega il direttore di terapia intensiva neonatale agli Ospedali riuniti, Rosario Magaldi – l’intervento dei colleghi baresi è stato effettuato proprio nella terapia intensiva. Attualmente il bambino pesa intorno a un chilo, respira da solo con un supporto di ventilazione a livello nasale. È fuori pericolo”.

Il bimbo dovrà essere seguito in ospedale finché non raggiungerà un peso di circa due chili, come tutti i pazienti nati prematuri.

“Quello effettuato a Foggia – ha detto ancora – non è il primo intervento fatto in collaborazione con Bari. Una collaborazione sia con cardiochirurgia che con cardiologia che dura ormai da due decenni e proseguirà ancora anche con altri reparti pugliesi”.