Bergamo, bombe carta con chiodi esplose davanti agli ambulatori dei vaccini. Minacce a Lorenzin

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Giugno 2017 - 19:41 OLTRE 6 MESI FA
Bergamo, bombe carta con chiodi esplose davanti agli ambulatori dei vaccini. Minacce a Lorenzin

Bergamo, bombe carta con chiodi esplose davanti agli ambulatori dei vaccini. Minacce a Lorenzin (Foto Ansa)

BERGAMO – La lotta contro i vaccini dopo le minacce di morte al dottor Roberto Burioni passa alle bombe carta e alle intimidazioni alla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin. Due ordigni con chiodi sono stati fatti esplodere davanti agli ambulatori per i vaccini di Sant’Omobono Terme e Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo. 

I resti delle esplosioni sono state trovate nella mattinata di giovedì primo giugno. Si tratterebbe di un atto dimostrativo contro la decisione di rendere obbligatori dodici vaccini per tutti i bambini rivendicato da Manipolo d’avanguardia Bergamo, gruppo di estrema destra.

Nei volantini di propaganda fatti trovare sul luogo dell’esplosione è scritto che il gesto è “contro la dittatura medica, per la libertà di scelta vaccinale”. Nei manifesti viene riprodotta l’immagine del ministro Beatrice Lorenzin attorniata da scheletri e con una grande siringa in mano.

Alla ministra della Salute è arrivata la solidarietà dell’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera: “Esprimo la mia solidarietà al ministro Beatrice Lorenzin per i gravissimi atti intimidatori accaduti nella notte, davanti alle sedi delle Asst di Bergamo Ovest e Papa Giovanni XXIII, da parte di chi su un argomento importante come i vaccini e la salute dei cittadini sta utilizzando la violenza, inasprendo i toni di un dibattito già di per sé incomprensibile perché mette in dubbio verità scientifiche”.