Bergamo, scuola svizzera cancella religione: al suo posto lezioni di etica

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Gennaio 2015 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA
Bergamo, scuola svizzera cancella religione: al suo posto lezioni di etica

Bergamo, scuola svizzera cancella religione: al suo posto lezioni di etica

BERGAMO – La lezione di religione non esiste più nella Scuola Svizzera di Bergamo. Al suo posto lezioni di etica che insegnino ai ragazzi valori universali, non indottrinati dalle religioni. Una scuola al servizio degli alunni e delle famiglie, siano essi atei, cattolici o musulmani. Una decisione che secondo la Diocesi è un errore, ma che il preside dell’istituto Friedrich Lingenhag difende.

Vittorio Ravazzini sul Corriere di Bergamo scrive:

“E’ una novità che ha sorpreso alcuni genitori e pure la Diocesi quanto accaduto nella Scuola Svizzera di Bergamo di via Bossi 44, nel quartiere di Monterosso. Si tratta dell’unica scuola plurilingue di tutta la Bergamasca (comprende classi medie, elementari, e dell’infanzia) dove oltre la metà degli iscritti sono italiani e l’origine dell’altra metà si distribuisce su diversi paesi dell’Unione Europea (soprattutto Germania e Svizzera)”.

Il preside dell’istituto spiega:

“«Di fronte ad alunni cattolici, atei, o musulmani, abbiamo scelto di non scegliere, evitando di prendere posizione. I valori delle lezioni di etica sono universali, senza indottrinamenti. L’ora di religione cattolica assomigliava tanto al catechismo e non è un compito della scuola. I cattolici, ad esempio, possono rivolgersi alla parrocchia. Ci sono genitori che apprezzano questo modello laico»”.

Una decisione apprezzata dalle famiglie, ma che ha fatto infuriare la Diocesi, con Michele Cortinovis, responsabile dell’Ufficio per l’insegnamento della religione cattolica, che ha dichiarato:

“«Siamo al corrente di quanto sta accadendo alla Scuola Svizzera, dal nostro punto di vista è sicuramente un passo indietro. Fino allo scorso anno scolastico in quelle classi entrava il curato di Valtesse, ma poi non è stata rinnovata la richiesta. L’insegnamento della religione e la catechesi, nella scuola pubblica sono da sempre due cose diverse, anche per regolamento. Andremo sicuramente a confrontarci con il preside, questa impostazione non ci soddisfa»”.

La questione è complessa anche dal punto di vista normativo. L’insegnamento dell’ora di religione cattolica è un’istituzione del concordato tra Stato italiano e Chiesa cattolica. Prevede che in tutte le scuole pubbliche italiane siano obbligatoriamente riservate lezioni settimanali (facoltative per gli studenti). Per quanto riguarda la Scuola Svizzera valgono altre leggi.

Se per la scuola italiani i patti tra Stato e Chiesa impediscono l’abolizione per l’ora di religione, a cui lo studente può rinunciare a partecipare, per la Scuola svizzera in Italia le leggi sono diverse:

“Sono sostenute, consigliate ed assistite dall’Ufficio Federale per la Cultura, dai cantoni di patronato e dal Comitato per le Scuole Svizzera all’Estero. Anche se aprono in Italia, gli istituti seguono le regole del loro paese. «La maggior parte delle scuole svizzere all’estero sono laiche, lo prevede la legge», sottolinea il preside. «Questa scuola è da considerare non paritaria e quindi privata – spiega don Cortinovis -. Con tutta probabilità, quindi, non sono obbligati a dare la possibilità di avvalersi dell’ora di religione cattolica. Sono in corso alcune verifiche»”.