Bergeggi (Savona), venerdì notte lanciato anche un secondo cassonetto

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Agosto 2019 - 10:42 OLTRE 6 MESI FA
La spiaggia di Bergeggi (Savona) in cui è stato lanciato il cassonetto

La spiaggia di Bergeggi (Savona) in cui è stato lanciato il cassonetto (Foto Ansa)

SAVONA – Nella notte tra venerdì e sabato 3 agosto c’è stato un secondo lancio di cassonetto giù per la spiaggia di Bergeggi, in provincia di Savona. Lo hanno scoperto i carabinieri che hanno rintracciato il ragazzo di 17 anni che ha confessato di aver gettato nella scarpata il bidone pieno di carta che ha ferito gravemente un dodicenne francese. 

Il secondo lancio è avvenuto quella stessa notte, distante del punto in cui alloggiava la famiglia francese, in tenda in spiaggia.

Il responsabile, che al momento ancora non ha un volto e un nome, ha scaraventato nella scarpata il cassonetto che, rimasto impigliato fra gli arbusti, non ha raggiunto la spiaggia Prodani dove in quel momento dormivano circa quindici campeggiatori. 

Martedì 6 agosto il giovane ha confessato. Intanto il ragazzino francese è ancora ricoverato in terapia intensiva con prognosi riservata all’ospedale Gaslini di Genova. 

Il racconto del ragazzo di 17 anni

Durante l’interrogatorio, dopo essersi contraddetto più volte, il ragazzo ha ceduto. E ha raccontato tutta la storia. Una storia nata dopo una notte in discoteca, una notte estiva come tante per un adolescente ma finita in tragedia. Erano le 4 e assieme ai suoi amici è uscito dalla discoteca non lontana dalla spiaggia di Bergeggi. Era ubriaco, voleva mangiare. Ma il chiosco dei panini era chiuso così, forse per rabbia o perché gli sembrava un gesto da grand’uomo, anche offuscato dall’alcol, ha abbrancato quel bidone e l’ha tirato di sotto la strada.

Sotto però c’era una famiglia accampata sulla spiaggia. Stavano tutti dormendo, quando quel bidone che pesava circa 10 chili è piombato di rimbalzo sulla faccia del ragazzino. Lo ha colpito ferendolo gravemente. Un impatto fatale che ne avrebbe evitato uno peggiore, dicono ora i carabinieri. Perché fino a poco prima nel punto d’impatto del bidone dormiva la sorella di 14 anni che si era spostata perché stava scomoda. Se fosse rimasta lì, la potenza dell’urto l’avrebbe centrata in pieno e sicuramente uccisa.

“Non si è trattato di un gesto finalizzato a colpire i campeggiatori abusivi sulle spiagge” hanno detto i carabinieri cancellando così la ridda di ipotesi che da sabato circola su quanto avvenuto. E’ stato invece il gesto sconsiderato di un minorenne ubriaco appena uscito da una discoteca. Il ragazzo è stato denunciato alla procura dei minori per lesioni aggravate. (Fonti: Ansa, Agi)