Berlusconi, l’ex compagno di scuola: “Quando pianse per una ragazza…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Settembre 2016 - 10:27 OLTRE 6 MESI FA
La classe di Silvio Berlusconi, terzo da sinistra in alto (foto Ansa)

La classe di Silvio Berlusconi, terzo da sinistra in alto (foto Ansa)

ROMA – “Aveva già grande oratoria e sensibilità eccezionale: non faceva scherzi e non era il leader indiscusso, ma i compagni li aiutava. Il calcio? Non eccelleva ed era milanista sfegatato”: l’ex senatore Guido Possa, compagno di classe dal 1947 al 1955 di Silvio Berlusconi, intervistato dalla Gazzetta, descrive così l’ex presidente del Consiglio:

“Andava molto bene in italiano perché aveva una grande capacità espositiva, sia scritta che orale, e una sensibilità emozionale che ho sempre ammirato”, racconta Possa. E anche se “l’abilità oratoria era un suo pregio innato”, Berlusconi – che oggi, 29 settembre, compie 80 anni – non era ancora quello delle barzellette: “Scherzi non ne faceva, ma gliene facevano a lui: un giorno gli misero un pipistrello nel cappuccio del montgomery, si arrabbiò tantissimo”. Del resto con gli anni si cambia: pensate che Berlusconi “non era il leader indiscusso della classe, non lo è mai stato”. Sentirlo oggi fa strano. Ma “i compagni li aiutava e non mi risulta che si facesse pagare”. L’amico di scuola prova quasi a sfatare dei miti: così impariamo che a calcio “Silvio non eccelleva, in realtà gli piaceva la corsa, soprattutto i 100 metri”, che “era già milanista sfegatato” (altro che interista da giovane…) e che “si dava da fare con le ragazze, ma una lo fece piangere”.