Berlusconi & Noemi/ La zia della giovane racconta come il premier è entrato nella sua famiglia

Pubblicato il 28 Maggio 2009 - 10:06 OLTRE 6 MESI FA

Nella interminabile vicenda di Berlusconi – Noemi è entrato un nuovo personaggio, la signora Francesca D.F., zia di Noemi, moglie del fratello di Anna Palumbo, madre della ragazza. Intervistata da Repubblica si «sfoga su tante cose» e racconta tra l’altro come il presidente del consiglio «è entrato nella nostra famiglia».

«Alla fine del 2008, tra novembre e dicembre, ho visto per la prima volta durante un pranzo familiare Noemi alzarsi da tavolo allo squillo del suo cellulare, e l’ho ascoltata dire “papi”. Non avevo assolutamente idea, all’epoca, chi potesse essere. Ho pensato a un gioco tra ragazze. Notai soltanto che intorno a lei ci si dava da fare per evitare ogni curiosità».

Ha sentito per la prima volta indicare Berlusconi come una presenza familiare l’11 gennaio 2009, in occasione di una festa per il compleanno del figlio. «E  seppi, quella sera, che si stavano preparando grandi festeggiamenti per i diciotto anni di Noemi. E che alla festa avrebbe partecipato, a meno di impegni improvvisi, anche Silvio Berlusconi». Ovvero, si contava sulla presenza del premier addirittura tre mesi prima.

«Mi fu detto – racconta la signora Francesca – che Berlusconi chiese espressamente a Noemi di essere invitato e pretese di ricevere dalle sue mani l’invito. Non so se poi Noemi lo abbia raggiunto a Roma e come siano andate le cose. In ogni caso, nella nostra riunione di famiglia al pranzo di Pasqua, ci fu confermato ancora di “prepararci” perché avremmo conosciuto il presidente il 26 aprile, alla festa organizzata nel ristorante di Casoria».

La signora Francesca si è fatta un’idea della conoscenza tra Berlusconi e Noemi da quanto raccontatogli dalla madre della giovane, Anna. «Lei sosteneva che il presidente del Consiglio aveva per mia nipote l’affetto di un padre. Ricordo l’espressione: “l’ha presa a cuore”. Io non ne dubitai. Noemi è sempre stata una brava ragazza, dolce, buona. Con un grande sogno: fare la ballerina, l’attrice o la showgirl. Ricordo che in famiglia si diceva: “Magari così, Noemi entrerà dalla porta principale”. Si intendeva dalla porta principale nel mondo dello spettacolo. E d’altronde la stessa Noemi – ho letto – lo ha già detto in un’intervista. Come peraltro Anna. Nelle primissime interviste, mia nipote e mia cognata sono state sincere e hanno raccontato in pubblico ciò che dicevano a noi in privato. E stato dopo che ho visto troppe cose confondersi».

Repubblica ha quindi chiesto alla Signora Francesca che opinione si è fatta su tutta questa storia. «Sono molto preoccupata per la mia famiglia. Se mi espongo così, lo faccio perché siamo una famiglia di gente semplice e per bene. Parlo dei fratelli di Anna, dei suoi genitori, degli altri cognati, dei nostri figli e nipoti, tutti ragazzi sani. Tutti trascinati, dalla mancanza di chiarezza e sincerità in una situazione che ci imbarazza moltissimo».

La zia di Noemi parla anche di Gino Flaminio e della sua recente intervista a Repubblica. «Gino è stato il fidanzato di Noemi esattamente per il periodo da lui descritto al vostro giornale. Gino fa parte della realtà della famiglia Letizia e tutti noi lo abbiamo conosciuto e soprattutto apprezzato fino a quando i rapporti tra loro si sono deteriorati. È un bravo ragazzo. Amava davvero Noemi e Noemi gli era molto legata».

Quanto alla minaccia di querela contro Gino minacciata dal padre di Noemi, la signora Francesca dice: «Sì, purtroppo l’ho sentito ai tg, e ancora mi chiedo come sia stato possibile questo. Gino ha avuto parole di assoluto rispetto per tutti, per Noemi, per i suoi genitori, per noi. E anche per Berlusconi. Qual è la sua colpa? E perché accanirsi contro un ragazzo senza alcuna difesa?».

Nondimeno, dice, avrebbe voluto tacere: «Ma dopo aver visto la violenza della discussione a Ballarò, ho deciso di farmi viva. Ho visto troppe cose che non vanno. “Antiche amicizie” nate dalla notte al giorno. Fidanzati comparsi dal nulla. Dolorosi eventi che hanno afflitto la famiglia, utilizzati per sostenere nuove versioni dei fatti che hanno coinvolto mia nipote Noemi: come il riferimento a una lettera di cordoglio. È con molto strazio che mi sono decisa ora a parlare. Mi sono tormentata in queste settimane».

E se ha deciso di parlare è stato per i suoi figli. «Perché devono poter credere che esiste il vero e il falso, il buono e il cattivo. Voglio che sia chiaro che, per quanto mi riguarda, in questa storia non c’entra nulla la politica, nulla i complotti, ma solo la necessità di non vergognarsi quando ci si guarda allo specchio perché si è dovuto avallare una storia che, se non fosse così dolorosa, in famiglia sarebbe una barzelletta di cui ridere».

La signora Francesca afferma di non avere alcun risentimento nei confronti della cognata, della famiglia o di Noemi. «Assolutamente no. Ho ottimi rapporti con Anna, con i genitori di Anna e con i suoi fratelli. Anzi, ho condiviso finora con altri membri della famiglia l’imbarazzo, il disagio e la sofferenza che questa situazione, non del tutto limpida, sta provocando. Ci sono troppe bugie. Circostanze che contrastano con quello che abbiamo sentito e visto in famiglia».