Berlusconi Silvio & Veronica/ Alberto Orlandi, il terzo uomo, grande e grosso il doppio del marito, sano come un pesce e senza prostata

Pubblicato il 1 Giugno 2009 - 09:53 OLTRE 6 MESI FA

orlandiAlberto Orlandi, il capo della sicurezza di Veronica Berlusconi, dei suoi figlie e delle loro abitazioni, è stato indicato da una esponente politica di estrema destra, con un rapporto molto complesso con Silvio Berlusconi, Daniela Santanché, come il compagno, ormai da anni, di Miriam Bertolini, in arte Veronica Lario.

Non ci sono state reazioni pubbliche di Orlandi, ma sui siti circola di seconda mano una battuta: si tratterebbe di un «teorema surreale e scontato».

Orlandi ha passato la domenica allenandosi, come riferisce Repubblica.it, in vista di una gara di paracadutismo, sport che pratica da una decina d’anni. Appare alto quasi il doppio di Veronica, ha il viso sempre abbronzato, come si vuole a corte, segnato da un velo di barba. Si intuisce una montagna di muscoli sotto il vestito obbligatorio a casa Berlusconi: abito blu o grigio e cravatta. A parte il vestito, però, l’opposto di Berlusconi: alto e robusto quanto Berlusconi è piccolo (tanto da portare i tacchi rinforzati) e per nulla atletico, ormai anche in parte rifatto e con la prostata.

Le voci di una sua re­lazione con Veronica, erano arrivate all’orecchio di Orlandi già da tem­po. E lui, in passato, ha sempre ripetuto la stessa cosa, di sen­tirsi «amareggiato e dispiaciu­to per quei pettegolezzi, per le maldicenze che qualcuno met­te in giro». Battute che ha sem­pre liquidato così: «Tutte robe inventate». Così riferisce il Corriere della Sera. Chi lo conosce, parla di Or­landi come di un professioni­sta «particolarmente serio e ri­servato». Non potrebbe essere altrimenti, visto che da sette an­ni è il responsabile della sicu­rezza di Veronica Berlusconi: guida il grup­po di guardie che sorveglia 24 ore su 24 la villa di Mache­rio e segue ogni movimento di Veronica Lario.

La carriera di Orlandi ha avuto inizio in una piccola società, poi il pas­saggio nel «Consorzio servizi vigilanza», l’azienda della Fi­ninvest che cura la security di dirigenti e personalità del gruppo. Partito dalla posizione di autista, Orlandi ha via via as­sunto ruoli di maggiore re­sponsabilità, fino a quello di capo della sicurezza a Mache­rio.

Ha una casa nelle vicinan­ze e un figlio, ma il suo lavoro lo tiene a contatto strettissimo e continuo con Veronica. I ser­vizi di protezione, seppur in maniera ridotta, sono infatti or­ganizzati come quelli del pre­mier: vigilanza senza pause, massima allerta all’esterno, ma assiduo controllo anche in casa. Dicono che da lì nasca la sua amarezza, per quel «pette­golezzo che lo colpisce nella sua professione».