“Biberon con muffa”: accuse a Tommee Tippee. Problema è…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Febbraio 2016 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA
"Biberon con muffa": accuse a Tommee Tippee. Problema è...

“Biberon con muffa”: accuse a Tommee Tippee. Problema è…

OTTAWA – Tommee Tippee è una famosissima marca di biberon ed è finita nell’occhio del ciclone con l’accusa che accumula muffa sotto il boccale.

Spiega il Messaggero:

 

L’azienda francese che produce prodotti per bambini è finita nel vortice delle polemiche dopo le numeroso foto denuncia sui social. Sembra che quella parte specifica del biberon non possa essere smontata e quindi tenda ad accumulare acqua e sapone impossibile da rimuovere durante il lavaggio.

La Tommee Tippee ha però risposto alle accuse: «Siamo consapevoli che il benessere dei vostri figli è di fondamentale importanza, vi assicuriamo che abbiamo testato le valvole dei biberon ed i risultati hanno chiaramente confermato che funziona tutto correttamente quando le istruzioni per l’uso e per la pulizia sono seguite».

Si tratterebbe, dunque di un errore dei genitori, ma per rimediare al problema la stessa azienda ha poi annunciato che verrà presto lanciato un nuovo tipo di biberon sul mercato.

Carla Tropia su TestMagazine va ancora più nel dettaglio:

Il papà canadese Simon Proulx, di Edmonton, preoccupato per la salute precaria del figlio di 18 mesi, con problemi di respirazione che non miglioravano nonostante le cure, ha fatto una scoperta incredibile, che ha poi messo in relazione con gli acciacchi del bambino: il beccuccio della tazza Tommee Tippee con sistema antigoccia da cui il piccolo ogni giorno si dissetava era pieno di muffa, annidata lì chissà da quanto tempo. Ma non per negligenza dei genitori.

La tazza del marchio britannico Tommee Tippee, infatti, a differenza della maggioranza di altri modelli in commercio non è completamente smontabile per la pulizia. Ciò significa che, anche lavandola con cura, la valvola può mantenere dell’umidità che favorisce lo sviluppo della muffa. Tanto che il papà canadese ha scoperto la presenza indesiderata solo rompendo il dispositivo.

Poi ha raccontato la vicenda su Facebook e ha scoperto così, in poco tempo, che tantissimi altri genitori avevano avuto lo stesso problema, con figli con sintomi simili (il post è stato condiviso più di 45.600 volte). C’era chi si era accorto della muffa dal cattivo odore che emanava la tazza, e chi ne aveva avuto certezza rompendo la valvola con coltelli, forbici, pinze e stuzzicadenti.