Genova: bidelle malate, un’altra: io sciopero. Scuola chiusa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2016 - 19:32 OLTRE 6 MESI FA
Genova: bidelle malate, un'altra: io sciopero. Scuola chiusa

Genova: bidelle malate, un’altra: io sciopero. Scuola chiusa

GENOVA  – Genova: bidelle malate, un’altra: io sciopero. Scuola chiusa. Una scuola annuncia la chiusura, lunedì 15 febbraio, perché due bidelle sono assenti giustificate e la terza farà sciopero ma il sindaco non ci sta e prepara una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Accade a Castiglione Chiavarese, piccolo comune della val Petronio, in provincia di Genova,  dove circa 150 studenti rischiano di restare a casa lunedì perché l’unica bidella in servizio ha aderito a uno sciopero nazionale e la Direzione Scolastica ha annunciato la chiusura per l’intera giornata della materna e delle elementari per motivi di sicurezza.

“Senza il personale di controllo i bambini possono correre dei rischi – ha dichiarato la dirigente scolastica -. Da tempo abbiamo un problema di organico”. “E’ un fatto gravissimo – ha detto il sindaco Giovanni Colorado al termine di un consiglio comunale straordinario -. Ogni anno spendiamo 150.000 euro per tenere aperto il plesso scolastico. All’unanimità abbiamo deciso di incaricare un avvocato per predisporre una denuncia alla Procura della Repubblica per interruzione di servizio pubblico in caso la bidella confermi l’adesione allo sciopero indetto da una sigla sindacale tra l’altro neppure presente in zona”.

A Castiglione Chiavarese sono in servizio tre bidelle: una è ricoverata in ospedale, una è a casa in base alla legge 104 che autorizza permessi a chi deve assistere dei familiari in difficoltà e l’unica attiva ha annunciato lo sciopero. “La libertà di sciopero è sovrana – dice il sindaco – ma quando questa viene a ledere un’intera collettività bisognerebbe precettare e comunque impedire lo sciopero. Noi – conclude Giovanni Colorado – faremo funzionare regolarmente il pulmino scolastico e cosi pure la mensa scolastica che è il nostro fiore all’occhiello. Chi costringerà a casa i 150 alunni dovrà pagare le conseguenze”. .