Bologna, Silvia Caramazza uccisa e messa nel congelatore: ecco chi era (foto e video)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Giugno 2013 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA
L'apertura del Resto del Carlino

L’apertura del Resto del Carlino

BOLOGNA – Silvia Caramazza, trovata ieri sera morta nel suo appartamento di viale Aldini (guarda le foto), uccisa e messa in un congelatore e con il cranio sfondato, era figlia del noto ginecologo Giuliano Caramazza (fonte Bologna Today)

Tutte le foto del Resto del Carlino

Tutti i video del Resto del Carlino

Famiglia bene la sua scrive Bologna Today:

“Studi privati alle spalle, una laurea in Economia nelle mani e una vita agiata, turbata però da un male oscuro, la depressione, cui la 39enne sarebbe stata in preda da tempo.”

Il Resto del Carlino aggiunge che:

Figlia unica, era una commercialista e aveva insieme al fidanzato una ditta di infissi. Abitava da pochi anni in viale Aldini nella piccola casa che le era stata regalata dal padre, l’illustre ginecologo Giuliano Caramazza, deceduto anni fa, così come la mamma. La vittima assumeva psicofarmaci e tranquillanti, che sono stati trovati nell’abitazione dalla polizia scientifica. Sono stati gli agenti della mobile a entrare, ieri pomeriggio, perché avevano motivo di temere per la sorte della 39enne. E i peggiori sospetti sono stati tragicamente confermati.

“SIAMO SCONVOLTI” – “Siamo sconvolti. Chi se l’aspettava una cosa del genere. Altro non mi sento d’aggiungere, non è il caso” e velocemente torna a casa, una condomina di Silvia Caramazza.

A dipingere il ritratto della donna, vittima di un atroce omicidio che ha fatto rabbrividire la città turrita, è la cugina, che si confessa sulle pagine de Il resto del Carlino. Sempre sul quotidiano viene riportata la preoccupazione delle amiche, che cercavano di contattarla da diversi giorni, invano. Alle chiamate, sempre secondo la versione riportata nero su bianco, rispondeva il compagno che, in modo evasivo, faceva riferimento a un viaggio e alla non volontà della donna di parlare al telefono.

La parente “distrutta dal dolore e in attesa di capire cosa sia accaduto” rivela che, dopo un periodo buio, ultimamente Silvia era tornata a sorridere, complice una nuova relazione. Aveva un fidanzato Silvia, con il quale pare ci fosse un matrimonio in vista. Ed ora è proprio l’uomo, che le aveva ridato la serenità perduta, ad essere il maggior sospettato. Irrintracciabile dal momento della scoperta del cadavere, gli inquirenti sono sulle sue tracce.

CACCIA ALL’UOMO –  E’ caccia all’uomo (fonte Adnkronos) dopo il ritrovamento, avvenuto nella tarda serata di ieri in viale Aldini a Bologna, del cadavere.

Il lavoro della Squadra Mobile della Questura, che indaga sul caso, si sta concentrando sulle persone che conoscevano la vittima e in particolare sul compagno che, al momento, risulta non rintracciabile.