Brescia, scarcerati sette secessionisti. 5 ai domiciliari. Liberato anche Lucio Chiavegato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Aprile 2014 - 14:04 OLTRE 6 MESI FA
Il trattore carro armato sequestrato lo scorso 2 aprile

Il trattore carro armato sequestrato lo scorso 2 aprile

BRESCIA – I giudici del tribunale del Riesame di Brescia hanno deciso per la scarcerazione di sette dei ventiquattro secessionisti arrestati lo scorso 2 aprile nell’ambito dell’operazione contro un gruppo separatista veneto denominato ‘L’Alleanza’. Altri 5 dei secessionisti inizialmente arrestati andranno ai domiciliari.

Fra i secessionisti scarcerati ci sono anche l’ex parlamentare Franco Rocchetta e il leader dei Forconi, Lucio Chiavegato.

Gli altri sono Roberto Bernardelli, Riccardo Lovato, Giancarlo Orini, Roberto Abeni e Corrado Manessi. Per Flavio Contin sono stati confermati i domiciliari. Sostituita la misura del carcere con i domiciliari per Tiziano Lanza, Corrado Turco, Stefano Ferrari e Michele Cattaneo.

“Da Brescia arriva una buona notizia, ma resta la vergogna dei giorni di galera fatti a causa di una idea”, ha commentato il segretario federale della Lega, Matteo Salvini. “Sono contento perché avevamo detto che avremmo passato Pasqua in galera noi per solidarietà”.

Secondo fonti legali citate dalle agenzie di stampa, i giudici ritengono sia venuta meno la gravità degli indizi per l’associazione finalizzata al terrorismo e il reato più grave  ipotizzato sarebbe la costruzione del Tanko, avvenuta nel Padovano.

“Erano state arrestate 24 persone che non dovevano essere toccate, oggi hanno solo liberato degli innocenti”: questo il commento di Erminio Boso, leader degli indipendentisti della Lega Nord.

“Lo Stato italiano ha perso. Viva la Repubblica veneta”. Commenta cosi’ il leader dei venetisti di ‘Plebiscito.eu’, Gianluca Busato, la decisione del Tribunale del Riesame di Brescia che oggi ha deciso la scarcerazione di 7 dei secessionisti arrestati il 2 aprile scorso e i la concessione dei domiciliari ad altri 5.

“La smettano ora e per sempre questi politicanti di infangare la Repubblica Veneta – prosegue il movimento venetista – La smettano di perseguitare onesti cittadini lavoratori, intellettuali, pacifici e responsabili, che hanno l’unica colpa di essersi assunti le proprie responsabilità e di essersi attivati per amore della propria terra e per garantire il benessere e la felicità del popolo veneto”.