Brescia, Souad Allou scomparsa: telecamere inquadrano marito che trascina un grosso sacco

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Giugno 2018 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA
Brescia, Souad Allou scomparsa: telecamere inquadrano marito che trascina un grosso sacco

Brescia, Souad Allou scomparsa: telecamere inquadrano marito che trascina un grosso sacco

BRESCIA – Le telecamere di un bar hanno immortalato il marito che, nella notte tra domenica e lunedì, trascinava un grosso sacco nero e lo caricava in auto. Ma il corpo di Souad Allou, marocchina di 29 anni e madre di due bimbi di 3 e 9 anni scomparsa da domenica a Brescia, non è stato ancora trovato. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,-Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] L’uomo, suo connazionale e maggiore di lei di 21 anni, è in stato di fermo disposto dalla Procura di Brescia per omicidio volontario e occultamento di cadavere. I due vivevano separati da tempo: lei a Brescia con i bambini, lui a Seniga, paese tra la provincia di Brescia e quella di Cremona, dove lavorava come operaio.

Della donna non si hanno più notizie da domenica sera. Per 24 ore i due figli della coppia sono rimasti soli in casa e solo lunedì sera la sorellina maggiore, di 9 anni, si è rivolta ad alcuni vicini spiegando che la mamma non c’era più e dando loro il numero di telefono del padre. “Mia moglie non c’è più da due giorni – ha raccontato l’uomo alla polizia qualche ora prima di finire in carcere – Ha lasciato i nostri bambini da soli e se ne è andata”. Ma il suo racconto non ha convinto gli agenti che hanno scoperto pregresse denunce a carico del 50enne per maltrattamenti e percosse proprio dalla sua giovane ex moglie.

Il marito di Souad, che nega ogni addebito, è stato inoltre inquadrato dalle telecamere di sicurezza installate sul retro di un bar, proprio sotto casa della moglie, in via Milano a Brescia. Nelle immagini l’uomo trascinava e poi caricava in auto un grosso sacco nero. Gli investigatori sono stati anche a casa della donna in via Milano all’interno della quale non avrebbero però trovato nulla di “compromettente”. Per l’uomo è intanto scattato il fermo e si sono aperte le porte del carcere di Canton Mombello in attesa della convalida.