Brescia: vigili con pistola sugli autobus, “E’ una misura contro gli immigrati”

Pubblicato il 21 Ottobre 2010 - 10:32 OLTRE 6 MESI FA

Dopo i guanti “anti-immigrati”, dopo il White Christmas per cacciare i clandestini entro Natale, Brescia se n’è inventata un’altra: la polizia armata sugli autobus. Una misura che, sulla carta, dovrebbe avere un intento “anti bulli e ‘scrocconi'” ma è polemica perché l’iniziativa viene letta con l’ennesimo attacco contro gli stranieri. Non fosse altro perché i mezzi pubblici dove verranno impiegati questi poliziotti, sono solitamente molto frequentati da immigrati. Dalla Camera di commercio fanno infatti notare: “Ce l’hanno con gli stranieri”.

L’idea è venuta all’amministrazione comunale, dalla quale dipende Brescia trasporti. Da questo mese in via sperimentale 12 agenti della polizia municipale saliranno a turno sui servizi di 15 linee (quelle reputate più insicure) armati di pistola. Staranno lì per evitare scippi, furti, e anche per controllare i biglietti. Le linee interessate saranno la 12, 13, 1, 9, 3, 11, e tutte quelle che gravitano nella zona stazione.

“Teniamo a sottolineare che il controllo dei titoli di viaggio viene efficacemente svolto dal personale di Brescia trasporti – dicono Damiano Galletti e Stefano Malorgio della Cgil – e che non ci risulta che sugli autobus cittadini ci sia un clima di violenza tale da giustificare l’intervento della polizia municipale”. Mettere vigili urbani armati sui mezzi pubblici “senza una seria necessità – aggiungono – non contribuisce a aumentare il grado di sicurezza ma anzi aumenta la percezione di un pericolo che in realtà non esiste”. Alla Camera del lavoro bollano l’iniziativa come “una scelta populista e dispendiosa”.