Brigata Folgore/ Una tradizione di eroismo per la divisione dei paracadutisti italiani

Pubblicato il 14 Luglio 2009 - 14:52 OLTRE 6 MESI FA

«I resti della divisione Folgore hanno resistito oltre ogni limite delle possibilità umane». Queste le parole che Radio Londra trasmise l’11 novembre 1942, giorno in cui si concluse la battaglia di El Alamein. Il comportamento eroico della divisione paracadutisti italiani durante quegli scontri, che erano iniziati nell’ottobre dello stesso anno, rimase nella storia: un attacco di tre divisioni britanniche, una corazzata e due di fanteria coordinata dal generale Montgomery a cui i soldati italiani risposero con mezzi di fortuna, come molotov o bottiglie cariche di dinamite, nascosti in buche scavate nel terreno.

Prima di diventare Folgore, i paracadutisti italiani si chiamavano “Fanti dell’aria”. Durante la seconda guerra mondiale nacque la scuola di Tarquinia che sfornò i primi elementi della futura divisione caratterizzata dal lampo giallo nel distintivo dell’unità e dall’inno «Come folgore dal cielo! Canta il motto della gloria. Come nembo, di tempesta! Precediamo la vittoria...».

La Folgore ora è diventata una Brigata con 6 reggimenti e sede principale a Livorno. Una città storicamente di sinistra in cui molte volte si sono verificati episodi di contestazione al gruppo di parà italiani a cui da sempre vengono attribuite tendenze di estrema destra. Alcune volte si sono creati momenti di confusione alla cerimonia annuale di commemorazione della battaglia di El Alamein che si svolge alla Rotonda di Ardenza a Livorno.

Ma Livorno non fu la sola città teatro di episodi riguardanti la Folgore. Esattamente diciotto anni fa, i militari della scuola militare di paracadutismo di Pisa scesero per le strade della città in una marcia-spedizione punitiva. Infatti pochi giorni prima, due militari della scuola furono pestati in un bar di Pisa. La marcia dei parà costrinse l’utilizzo non solo della Polizia, ma anche dei reparti antisommossa che arretrarono davanti ai parà schierati in formazione.

La Brigata Folgore è stata impegnata in diverse missioni negli ultimi anni: dall’operazione “Restore Hope” del 1993 che fece scandalo per la pubblicazione da parte del settimanale “Panorama” di alcune foto che raffiguravano le violenze subite da alcuni somali da parte dei Parà, all'”Enduring Freedom” in Afghanistan del 2004, fino ad arrivare alle ultime missioni in Iraq e Libano. Da tre mesi, un contingente della Brigata è stato inviato in Afghanistan.