Cadaveri trovati in auto parcheggiata: omicidio-suicidio?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Marzo 2016 - 15:16 OLTRE 6 MESI FA
Cadaveri trovati in auto parcheggiata: omicidio-suicidio?

Cadaveri trovati in auto parcheggiata: omicidio-suicidio?

PADOVA – I corpi privi di vita di un uomo e una donna sono stati trovati la mattina del 4 marzo in un’auto parcheggiata in una piazzola di sosta a San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova. I due sono morti a causa delle ferite d’arma di fuoco rinvenute sui corpi dagli agenti e la prima ipotesi al vaglio degli investigatori hanno trovato una pistola nell’abitacolo, condizione che fa pensare possa trattarsi di un caso di omicidio-suicidio.

Enrico Ferro e Giusy Andreoli sul Mattino di Padova scrivono che l’uomo è di nazionalità tedesca e la donna di nazionalità rumena. Nell’auto, una Volkswagen Golf rossa, gli agenti hanno trovato anche una pistola semi-automatica e tre bossoli, insieme ad un mazzo di mimose, e gli inquirenti secondo una prima ricostruzione pensano possa trattarsi di un caso di omicidio-suicidio. A notare l’auto alcuni passanti intorno alle ore 7.50 del mattino che hanno dato l’allarme:

“Sono entrambi giovani, uomo e donna. Lui tedesco, del 1982. Lei rumena, 25 anni. Abitava qui, con il padre. E’ stata colpita a un fianco mentre lui al cuore. Colpi erano stati sentiti da alcuni residenti nella notte verso l’una, ma nessuno ci aveva fatto particolare caso. Lei è seduta al posto di guida. Lui nel sedile accanto.

Intorno alle 9,30 è iniziato l’esame dei cadaveri. Per ora si sa solo che i due sono morti per colpi esplosi da arma da fuoco. Una pistola è stata rinvenuta all’interno della Golf. Il che rafforzerebbe l’ipotesi dell’omicidio-suicidio. È stata usata una pistola semiautomatica, una Cz 9×21. A terra sono stati trovati tre bossoli. In auto c’era un mazzo di mimose.

Stando a quanto è stato possibile ricostruire, sembra che la ragazza si fosse recata in Germania, nei giorni scorsi, da quello che era il suo fidanzato, e che lui l’abbia riportata qua, ieri. Che cosa sia poi successo, in auto, non è ancora dato sapere”.