Califano: “Sono povero, chiedo l’assegno dallo Stato”

Pubblicato il 8 Novembre 2010 - 08:56 OLTRE 6 MESI FA

Franco Califano

Franco Califano, 72 anni, chiede aiuto allo Stato: “Sì, non me ne vergogno – racconta al Corriere della Sera -. Il 15 luglio di quest’anno sono caduto dalle scale e mi sono rotto tre vertebre. Questo incidente ha fatto venir meno la mia unica consistente fonte di reddito, ovvero le serate. E mi ha messo in ginocchio”.

Unica fonte di reddito? E i diritti della Siae? “Mah, io non so bene come funzioni la Siae, so soltanto che prendo circa diecimila euro a semestre. Sempre diecimila, misteriosamente non aumentano né diminuiscono mai”.

Diecimila euro a semestre, quindi circa 1700 euro al mese solo di diritti per le sue canzoni: non proprio male, eppure chiede l’aiuto della legge Bacchelli, quella che consente un sussidio agli artisti in difficoltà: “Non ce la faccio. Oltre a tutto vivo in affitto. E in questo momento non sono più autosufficiente con tutto quello che la cosa comporta”.

“Alcuni amici, come il mio medico curante e il senatore Domenico Gramazio del Pdl hanno preso a cuore il mio caso e mi hanno spiegato che esiste una legge, la cosiddetta legge Bacchelli, che prevede un sussidio mensile vitalizio per persone che abbiano dato lustro alla cultura italiana. Ne so poco, ma mi sembra di avere tutti i requisiti per beneficiarne”. E infatti il senatore Gramazio si è già attivato: già pronta la richiesta per il ministro Bondi.