Cannabis terapeutica in Abruzzo, ok del governo: in casa e ospedale si può

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Marzo 2014 - 19:39| Aggiornato il 8 Marzo 2014 OLTRE 6 MESI FA
Cannabis terapeutica in Abruzzo, ok del governo

Cannabis terapeutica in Abruzzo, ok del governo

ROMA – Via libera alla cannabis a scopo terapeutico in Abruzzo. Il governo Renzi non ha impugnato la legge promulgata a gennaio scorso dalla Regione Abruzzo nella quale è prevista l’erogazione su ricetta medica dei farmaci galenici a base di cannabinoidi. L’Abruzzo si conquista così un posto di diritto nel novero delle regioni capofila in materia, essendo la settima regione ad essersi dotata di una normativa ad hoc.

La norma prevede che i “medicinali cannabinoidi possono essere prescritti, con oneri a carico del Sistema sanitario regionale, da medici specialisti del Ssr e da medici di medicina generale del Ssr, sulla base di un piano terapeutico redatto dal medico specialista”.

Una decisione quella del Consiglio dei Ministri, che conferma l’orientamento positivo all’uso di cannabis per scopi terapeutici, condivisa persino dal senatore di Ncd, Carlo Giovanardi. Scelta che si muove nello stesso solco del disegno di legge sull’uso curativo della canapa presentata dal senatore Pd, Luigi Manconi. La legge abruzzese, in particolare, è arrivata dopo quelle varate in altre regioni: prima la Toscana, poi la Liguria (legge impugnata dal governo Monti), le Marche (2013), ma solo “in assenza di valide alternative terapeutiche”, il Friuli Venezia Giulia (2013), la Puglia e il Veneto (anche in questo caso il governo Monti ha impugnato la normativa).

La normativa prevede che, in base al piano terapeutico redatto da un medico specialista, i cannabinoidi potranno essere prescritti anche dai medici di base. “Una scelta strategica”, dice il consigliere abruzzese di Prc, Maurizio Acerbo, autore della legge.

Un altro degli aspetti qualificanti “è la possibilità di trattamento anche domiciliare”, spiega ancora il consigliere. La legge Acerbo (da non confondersi con la legge elettorale di epoca fascista, ndr), prevede inoltre che la Giunta regionale possa stabilire convenzioni con centri attrezzati per la produzione e la preparazione dei farmaci. L’iter di approvazione regionale è partito l’11 settembre 2013 mentre la promulgazione è del 4 gennaio scorso.