Cannabis terapeutica di Stato, il primo farmacista che la vende: “Così risparmi del 30%”

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Gennaio 2017 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA
Cannabis terapeutica di Stato, il primo farmacista che la vende: "Così risparmi del 30%"

Cannabis terapeutica di Stato, il primo farmacista che la vende: “Così risparmi del 30%”

CAMPEDELLO (VICENZA) – Arriva la cannabis terapeutica di Stato. La prima farmacia a venderla è quella di Campedello, in provincia di Vicenza. I titolari, Luca Guizzon e la madre Marisa Rappo, ne avevano fatto richiesta per primi, il 19 dicembre scorso, e così potranno offrire ai loro clienti malati un trattamento meno caro di quello garantito dalla cannabis olandese: il prezzo della cannabis italiana è di 15 euro al grammo, contro 24 euro al grammo della cannabis olandese.

A spiegarlo ad Andrea Alba del Corriere del Veneto è lo stesso dottor Guizzon:

“Siamo molto contenti e continueremo a ordinarne perché per i nostri pazienti la novità del prodotto italiano, rispetto alla cannabis importata dall’Olanda che abbiamo usato fino ad oggi, si traduce in un risparmio del trenta per cento”.

Alla farmacia di Campedello, in realtà, la cannabis terapeutica viene venduta già da tre anni, sotto stretto controllo medico, ai malati di sclerosi, a chi soffre di nausea e vomito per la chemioterapia e nella terapia del dolore neuropatico e oncologico. La marijuana viene prescritta, spiega Guizzon, quando la morfina e le altre terapie non funzionano.

Da gennaio, però, in farmacia si trova anche la cannabis prodotta in Italia, dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze.

La cannabis viene assunta o sotto forma di infuso, una sorta di tè, o per vaporizzazione con un apposito vaporizzatore che non brucia la sostanza e impedisce l’ingerimento di fumi.

Spiega Andrea Alba sul Corriere del Veneto:

Inizialmente quella italiana è disponibile per un solo tipo, adatto a specifiche terapie, ma più avanti è previsto che lo stabilimento militare ampli le produzioni ad altre tipologie di piante. Lo conferma Giampaolo Grassi, ricercatore dell’Istituto Crea di Rovigo dove vengono fatte germinare e sviluppate le talee, le piantine di cannabis che poi vengono trasferite a Firenze e fatte sviluppare. Negli ultimi due anni ne sono state inviate 500.